Amanda Lear: buon compleanno! Cantante, attrice, modella, scrittrice, pittrice, presentatrice, doppiatrice. Amanda Lear è tutto questo. E’ tante persone in una, una icona sexy che negli anni ha costruito un personaggio davvero singolare.
Oggi, 18 novembre, Amanda Lear compie 80 anni. Lei che nel corso dei decenni ha anticipato le tendenze, contribuendo con abiti e costumi di scena controversi e provocatori a scrivere la storia del costume, è stata la prima a interpretare il “no gender”.
In un’epoca in cui era difficile persino da immaginare l’ambiguità. “È quando la gente normale non riesce a capire bene cosa sei, chi sei. Io ho sempre dato l’immagine di una donna aggressiva. Un po’ maschile nell’atteggiamento. E la gente pensava che una donna non si comporta così. Non è una donna vera”.
Tutto nella sua vita è sempre stato avvolto da un filo di mistero. A partire dal sesso (uomo o donna?) e dal giorno della sua data di nascita, che si scopre grazie alla sua registrazione come cantante presso la Società degli autori tedesca.
Anche se nel tempo la stessa Amanda ha cercato di depistare i curiosi dichiarando anni diversi dal 1939.
Amanda Lear nasce come Amanda Tapp il 18 novembre del 1939 a Hong Kong. si trasferisce a Parigi dopo aver finito le scuole elementari. Studia alla Scuola d’Arte di San Martino di Londra nel 1964.
Di questi anni la storia d’amore con Brian Ferry, frontman dei Roxy Music. Inizia nello stesso periodo a lavorare come modella per Catherine Harle. Diventa molto richiesta in breve tempo. Fa la modella per Paco Rabanne, e viene immortalata dalle macchine fotografiche di Charles Paul Wilp, Helmut Newton e Antoine Giacomoni per testate come “Vogue”, “Marie France” ed “Elle”.
Partecipa, inoltre, a sfilate per Antony Price, Ossie Clark e Mary Quant a Londra, e per Coco Chanel e Yves Saint Laurent a Parigi.
Nel 1965 a Parigi, in un locale chiamato “Le Castel”, conosce Salvador Dalì e tra i due comincia una forte amicizia. Amanda accompagnerà la vita del pittore surrealista nei successivi quindici anni. Avrà così l’opportunità di visitare i salotti parigini e scoprire i musei europei, oltre che posare per alcune sue opere quali “Voguè” e “Venus to the Furs”.
Il nome d’arte Amanda Lear pare sia stato proprio inventato dall’eccentrico pittore, foneticamente affine a amant de Dalí.
Nel 1973 Amanda appare insieme con David Bowie nella serie tv “Midnight special”, sulla Nbc. Il suo singolo di esordio è”Trouble“, che tuttavia non otterrà il successo sperato, a dispetto delle lezioni di canto frequentate e pagate proprio da Bowie.
Il disco d’esordio si chiama “I am a photograph“, e ottiene un successo strepitoso in Austria e in Germania. In questo periodo, per altro, arriva anche il debutto sul piccolo schermo nel nostro Paese. Accade per la serata inaugurale della tv privata Antenna 3.
Dopo aver preso parte al programma di Raidue “Stryx”, dove interpreta il personaggio ambiguo di Sexy Stryx, la Lear nel 1978 ottiene un cameo nella pellicola “Zio Adolfo in arte Fuhrer” e in “Follie di notte”, di Joe D’Amato. L’artista, però, non abbandona la carriera musicale, e dà alle stampe “Never trust a pretty face”.
Negli anni Ottanta, Amanda incide “Diamonds for breakfast”, eccezionale successo di vendite in Svezia e in Norvegia, e “Incognito”.
In Italia conduce “Ma chi è Amanda?” e due edizioni di “Premiatissima” su Canale 5, nel 1982 e nel 1983. Il 1984 è l’anno della pubblicazione di “My life with Dalì”, la sua prima autobiografia, intitolata in Francia “Le Dalì d’Amanda”.
Poi Amanda Lear si dedica nuovamente alla musica dando alle stampe “Secret Passion”. Il 1988 vede la Lear tornare in vetta alle classifiche musicali con “Tomorrow (Voulez vous un rendez vous)”, reinterpretazione di “Tomorrow” realizzata con Giovanni Lindo Ferretti.
Nel frattempo, ricompare in passerella, sfilando per stilisti come Thierry Mugler e Paco Rabanne. Il nuovo millennio si apre con una tragedia: il marito di Amanda, Alain-Philippe, nel dicembre del 2000 muore a causa di un incendio divampato in casa. La Lear lo ricorda registrando il disco “Heart”.
Ma gli anni Duemila di Amanda Lear sono contrassegnati anche dal doppiaggio e dall’esposizione delle sue opere d’arte: per esempio con la mostra “Never mind the bollocks. Here’s Amanda Lear”, tenuta nel 2006. Dopo essere stata nominata Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal governo francese, nel 2009 pubblica l’album “Brief encounters”.
Pittrice, cantautrice, presentatrice, Amanda Lear vive in Francia, a Saint-Etienne-du-Gres, non lontano da Avignone. Dall’inizio della sua carriera, l’artista francese ha dovuto convivere con le dicerie riguardanti la sua sessualità.
Si diceva, infatti, che Amanda, prima di diventare fotomodella, in realtà fosse un ragazzo, tale Renè Tapp, che si sarebbe sottoposto a un’operazione di cambio di sesso a Casablanca.
La stessa Amanda Lear, tuttavia, in più di un’occasione ha smentito le dicerie a tal proposito. Ogni volta dichiarava che si trattava unicamente di una strategia pensata da lei, insieme con Dalì, per attirare l’attenzione e incrementare le vendite dei suoi dischi.
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