Smarphone intercettato: pochi semplici passaggi alla portata di tutti per difendere i propri dati e capire se qualcuno ci sta spiando
Uno degli oggetti di maggior valore nella società odierna è lo smartphone. Non lo è solo per una questione meramente economica, bensì perchè si tratta di una vera e propria banca dati personali.
Ognuno di noi ha sul proprio dispositivo immagini, video, contatti, messaggi, documenti e addirittura le credenziali bancarie. Dunque è bene custodirlo sempre con cura onde evitare di perdere tutte le suddette informazioni.
Talvolta però i dati possono essere in possesso di soggetti terzi, che se ne appropriano con tecniche decisamente scorrette e pericolose.
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Smartphone intercettato: i campanelli d’allarme
Uno degli aspetti che deve far tenere la guardia è il consumo della batteria. Se il vostro utilizzo del telefono rimane costante, ma la batteria si scarica più velocemente, c’è qualcosa che non va. Le app spia infatti per poter controllare ogni nostro movimento hanno bisogno di un dispendio energetico maggiore, così come di una maggior connessione dati. Dunque qualora vi doveste ritrovare senza Giga a fine mese (dando per scontata l’offerta telefonica invariata), questo potrebbe essere uno dei motivi.
Altro campanello d’allarme sono gli eventuali rumori durante le chiamate. Certo, possono essere provocati da malfunzionamento delle antenne del dispositivo e anche dalla ricezione scarsa del segnale nella zona in cui vi trovate, ma è bene tenere a mente che possa trattarsi di qualche spia.
L’ultimo indizio riguarda gli errori di battitura anomali mentre si scrivono dei messaggi. Questo avviene se qualcuno installa un keylogger sul vostro dispositivo per cercare di reperire informazioni personali, magari inerente ad un profilo bancario.
Dunque non rimane che ricordare questi diktat per cercare di prevenire un fenomeno che purtroppo è sempre più in auge.
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