Legge di Bilancio 2020, aumento al 12.5% della cedolare secca

Proroga, con aumento dell’aliquota dal 10% al 12.5% per il 2020, della cedolare secca: è quanto prevede la Legge di Bilancio 2020

La cedolare secca è un regime fiscale agevolato che garantisce vantaggi economici sia al locatore che all’affittuario: infatti, la tassazione non viene applicata sul reddito del proprietario, mentre si riduce il costo del canone mensile per l’affittuario. Inoltre, ulteriore vantaggio per l’affittuario, il proprietario dell’immobile per accedervi deve rinunciare all’aggiornamento Istat del canone. L’opzione cedolare secca, che è estesa all’intera durata del contratto ed alla proroga, è sempre facoltativa, va notificata all’Agenzia delle Entrate al momento della registrazione del contratto, ed in caso di proroga giunta alla scadenza, e consiste in un‘unica aliquota agevolata che sostituisce tutte le altre imposte: Irpef e le relative addizionali, Imposta di registro contratto di locazione, Imposta di bollo da 16,00 euro. Tuttavia, tale risparmio sarà in parte eroso dall’aumento dell’aliquota dal 10% al 12.5% previsto dalla Legge di Bilancio 2020.

Legge di Bilancio 2020: tutte le novità sulla cedolare secca

Come anticipato, la Legge di Bilancio 2020 proroga il regime della cedolare secca per il canone concordato per il 2019 la cui aliquota, però, salirà al 12.5% nel 2020, con aliquota al 21% se l’abitazione è locata a mercato libero. Da confermare, invece, la cedolare secca affitti commerciali per i negozi fino a 600 mq. Invariata l’aliquota al 10% della cedolare secca per gli immobili non affittati e per quelli dati in subaffitto a studenti da cooperative od onlus che rinunciano all’aggiornamento dei canoni di locazione. Eliminata, secondo quanto previsto dal testo del Decreto crescita, la sanzione per omessa comunicazione della proroga cedolare secca. Rimangono le sanzioni per omessa, tardiva o falsa registrazione del contratto di locazione.