Di Maio: “Italia condanni offensiva turca in Siria”

Nell’informativa in Parlamento sull’offensiva turca in Siria Il Ministro degli Esteri Di Maio ha tuonato: “Bilancio delle vittime inaccettabile, l’Italia condanni l’offensiva!”

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Luigi Di Maio (Getty Images)

Dopo il Consiglio degli Affari Esteri dell’Unione Europea di ieri, che ha attribuito ai singoli Stati membri la facoltà di decidere se procedere o meno con l’embargo sulla vendita di armi alla Turchia, informativa del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio in Parlamento sull’offensiva turca “Fonte di Pace” in Siria. Il titolare della Farnesina non ha usato mezze misure e, giudicando inaccettabile il bilancio delle vittime dell’offensiva turca e paventando effetti devastanti sul piano umanitario, ha chiesto una netta e ferma condanna dell’iniziativa militare di Ankara: ” L’attacco è stato giustificato in risposta alla minaccia terroristica dai curdi ai confini. Con la Turchia siamo legati da vincoli di alleanza atlantica ma di fronte a operazioni unilaterali di questa portata l’Italia deve condannare l’offensiva“.

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Di Maio: “Italia condanni offensiva turca in Siria”. Pronte le sanzioni economiche degli Usa contro la Turchia

Mentre il Presidente turco Erdogan annuncia che le proprie truppe sono pronte ad attaccare Kobane, città siriana simbolo della strenua resistenza del popolo curdo ai miliziani dell’Isis, il suo omologo statunitense Trump con un tweet ha minacciato i leader turchi di distruggere la loro economia, se continueranno la loro scellerata offensiva, dopo aver firmato l’ordine esecutivo che impone sanzioni e dazi ad Ankara: in particolare, le sanzioni comportano l‘aumento del 50% dei dazi sulle importazioni di acciaio dalla Turchia e lo stop ai negoziati  per un accordo di interscambio commerciale dal valore di 100 miliardi di dollari. Minacce che non spaventano l’uomo forte di Ankara che, forte anche del disimpegno di Mosca, non solo assicura che “andremo fino in fondo, siamo determinati, finiremo quello che abbiamo iniziato” ma in un colloquio con il Wall Street Journal è tornato ad agitare velatamente la clava dei rifugiati: “I flussi di rifugiati siriani, la violenza e l’instabilità ci hanno spinto ai limiti della nostra tolleranza. Il mio Paese ospita 3,6 milioni di rifugiati siriani e ha speso per loro 40 miliardi di dollari. Senza supporto finanziario internazionale non possiamo impedire ai rifugiati di andare in Occidente“.

 

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