La coppia viveva in uno stabile abusivo. La moglie era costretta a stare in casa e a subire percosse, ingiurie e minacce
Le follie “d’amore” non passano mai di moda, anzi sono in costante aumento con sfaccettature sempre più inquietanti. A Reggio Emilia ad esempio, un uomo di 31 anni ha costretto per diverso tempo (circa tre mesi tra maggio ed agosto) la moglie di 34 a non uscire di casa e le riservava dei trattamenti a dir poco sconcertanti.
Oltre a farla vivere in un stabile occupato abusivamente e in condizioni igienico sanitario a limite dell’osceno, l’uomo picchiava e minacciava la donna con cui era sposato da circa due anni.
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Moglie segregata e violentata: le accuse a carico del marito
La verità è venuta a galla quando la malcapitata vittima si è sottoposta a delle cure mediche a causa delle percosse subite. Una volta scattata la segnalazione alla polizia il marito è stato denunciato e in seguito accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, minacce e lesioni aggravate.
L’uomo è attualmente in carcere su disposizione del pm Piera Giannusa e si avvalso della facoltà di non rispondere. Una vicenda piuttosto comune purtroppo, venuta a galla prima grazie alla stampa locale e successivamente a quella nazionale.
La recente introduzione del codice rosso darà sicuramente i suoi frutti nel tempo per questo genere di circostanze. A questo nuovo strumento però va affiancato un lavoro di prevenzione, che al momento ancora scarseggia.
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