Francia, incendio all’impianto chimico di Rouen

Un incendio di enormi proporzioni si è sprigionato nell’impianto chimico della Lubrizol di Rouen, in Francia: al momento nessun allarme tossicità 

(Getty Images)

Dopo il rogo che il 15 aprile scorso ha semidistrutto la Cattedrale di Notre Dame di Parigi, patrimonio dell’Unesco e cuore della cristianità francese, la Francia è alle prese con un altro devastante incendio: alle tre di stanotte un incendio di enormi proporzioni è scoppiato in un impianto chimico che produce additivi lubrificanti, catalogato in base alla Direttiva europea Seveso, quindi ad alto rischio. Era monitorato, infatti, proprio a causa delle materie prime utilizzate. Dall’impianto si è alzata un’enorme nuvola di fumo ed altissime lingue di fuoco si levate dai capannoni da cui si sono udite molte esplosioni. Ignote ancora le cause del rogo. Al momento non si hanno notizie di vittime.

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Francia, incendio in un impianto chimico a Rouen: sul posto 130 vigili del fuoco

Per domare le fiamme, che continuano a divorare l’impianto della Lubrizol, sono stati mobilitati 130 vigili del fuoco dotati di strumentazione tecnologicamente avanzata. E’ stato istituito un cordone di sicurezza di 500 metri intorno all’impianto ed in via precauzionale le scuole di ogni ordine e grado di Rouen oggi resteranno chiuse. Per fortuna, come dichiarato dal Ministro francese dell’Interno Christophe Castaner, citato dal sito fanpage.it, non sono stati riscontrati elementi che inducano ad ipotizzare un rischio di tossicità legato alla nube alimentata dal rogo. Come anticipato, l’impianto della Lubrizol era sotto osservazione dal momento che in passato è già stato teatro di un grave incidente: il 21 gennaio 2013 si verificò, infatti, una fuoriuscita di mercaptan, un gas maleodorante che per diversi giorni causò molti disagi nella valle della Senna-Inferiore, nella regione di Parigi, e nel sud dell’Inghilterra.

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