Le agenzie del farmaco hanno interrotto la distribuzione di medicinali a base di ranitidina con una misura “precauzionale” dopo la scoperta che questi farmaci, che riducono l’acidità, contengono impurità cancerogene.
La mossa arriva dopo che la Food and Drug Administration americana e la European Medicines Agency (EMA) hanno annunciato all’inizio di questo mese che i test hanno mostrato che alcuni prodotti a base di ranitidina contenevano NDMA, classificato come probabile cancerogeno per l’uomo sulla base di test di laboratorio.
Woodcock, il direttore della ricerca dei Centri della FDA per la valutazione e la ricerca sui farmaci, ha affermato che l’agenzia sta lavorando con regolatori internazionali e partner del settore per determinare l’origine della contaminazione.
La FDA sta valutando se i bassi livelli di NDMA nella ranitidina rappresentino un rischio per i pazienti e ha dichiarato che condividerà le informazioni quando saranno disponibili.
La ranitidina è un bloccante istaminico-2 da banco che riduce la quantità di acido gastrico.
Il farmacista Sanofi, che produce farmaci con la ranitidina venduti con il marchio Zantac, ha dichiarato in una nota inviata giovedì che attualmente non ha “intenzione di smettere di distribuire o produrre Zantac o altri prodotti di ranitidina” perché “i livelli di N-nitrosodimetilammina (NDMA) nei test preliminari superano a malapena le quantità riscontrate negli alimenti comuni”. L’AIFA, l’Agenzia Italiana per il farmaco, ha però vietato la distribuzione di questo farmaco in forma di compresse, compresse effervescenti, fiale e sciroppo. L’AIFA ha bloccato in tutte queste forme anche il Ranidil.
Sono stati bloccati anche alcuni lotti del Buscopan Antiacido da 75 mg dal 181379 al 181383 con scadenza il 01/05/2021; 744552 con scadenza il 01/02/2020; i lotti 162521 e 162522 con scadenza 30/09/2019 e infine quelli dal 170935 al 170939 con scadenza il 01/04/2020.
Oltre ai suddetti e a numerosi altri in cui la presenza di raniditina si intuisce dal nome come ad esempio Ranitidina Zentiva e Ranitidina Pensa sono nella “lista nera” anche Raniben compresse, Ranibloc e Ulcex compresse.
L’AIFA consiglia a chiunque sta prendendo un farmaco a base di raniditina, sia sotto prescrizione medica che auto-prescritto, di rivolgersi al proprio medico o al farmacista per farsi consigliare un altro prodotto anti-acido.
Per maggiori informazioni consultate https://www.aifa.gov.it/revisione-ranitidina
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T.F.
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