Napoli, raid all’Ospedale “Vecchio Pellegrini”: arrestati gli autori

Svolta nelle indagini sul raid d metà maggio scorso all’Ospedale “Vecchio Pellegrini” di Napoli: individuati ed arrestati i tre autori 

Maltempo a Napoli
Arrestati gli autori del raid all’Ospedale “Vecchio Pellegrini” di Napoli

Da qualche tempo la Sanità napoletana è teatro di violenze, intimidazioni, con medici ed infermieri aggrediti e feriti dai parenti di pazienti e ricoverati, e perfino di sparatorie come quella che lo scorso maggio ha trasformato le corsie del nosocomio “Vecchio Pellegrini”, ubicato nel cuore storico di Napoli, in un vecchio saloon del Far West: un giovane precedentemente gambizzato durante un agguato si era recato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale della Pignasecca per ricevere le cure del caso quando venne raggiunto dai sicari che non ebbero alcuna remora nell‘esplodere nuovi colpi, alcuni dei quali anche all’indirizzo dei sanitari. Una spedizione punitiva inquadrata da subito dagli inquirenti in un contesto camorristico e maturato per motivi legati al narcotraffico ed alla faida della Pignasecca. Ora, a distanza di qualche mese, sono scattate le manette ai polsi degli autori di quel raid.

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Napoli, raid all’Ospedale “Vecchio Pellegrini”: chi sono i tre arrestati

Grazie ad un video acquisito dalle forze dell’ordine dall’impianto di videosorveglianza, dal quale sono emersi particolari utili alle indagini, sono finiti dietro le sbarre Giuseppe Iaselli (classe 2000), Vincenzo D’Avino (classe 1997) ed Arturo Picco (classe 1989), ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio, lesioni personali gravi, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, reati aggravati dal metodo mafioso. Difatti, secondo gli inquirenti della DDA di Napoli che hanno coordinato le indagini, l’agguato rientrerebbe in una precisa strategia nell’ambito della faida che oppone il clan Marano a quello dei Saltalamacchia, i cui affiliati si sono resi protagonisti di “stese” ed incursioni armate nei vicoli a ridosso di via Toledo e di Piazza Trieste e Trento, per il controllo del territorio ricompreso tra il Pallonetto di Santa Lucia e la zona della Pignasecca.

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