Conte e Di Maio all’Assemblea Generale dell’Onu

Conte e Di Maio sono a New York per partecipare all’Assemblea Generala dell’Onu. Intanto il Premier rassicura il leader pentastellato sulla tassa sulle merendine

Il Premier Giuseppe Conte ed il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, accompagnati dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e dal sottosegretario agli esteri Emanuela del Re, sono a New York dove parteciperanno all’Assemblea Generale dell’Onu. Tra l’altro, oltre a numerosi incontri bilaterali tra cui quello con il Presidente Usa Donald Trump, il Premier interverrà al Climate Action Summit, organizzato dal Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres, dove illustrerà le priorità europee ed italiane in tema di green economy e sostenibilità ambientale. Un invito che rappresenta un attestato, secondo fonti di Palazzo Chigi, citate dall’edizione on line del quotidiano “IlSole24ore“, della centralità dell’Italia all’interno del sistema delle Nazioni Unite nonché del riconoscimento del suo ruolo in prima linea nella battaglia contro i cambiamenti climatici.

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Conte e Di Maio all’Assemblea Generale dell’Onu. Il Premier: “Ancora nulla sulla tassa sulle merendine”

“L’Italia vuole la leadership nel mondo e il primato sul tema del Green New Deal ovviamente ciò non significa tassare il nostro sistema produttivo per liberare risorse  ma creare incentivi per reindirizzare tutto il sistema in quella direzione”, questo il messaggio che il Premier Conte affiderà ai delegati dell’Assemblea Generale dell’Onu rassicurando nel contempo il proprio Ministro degli Esteri Di Maio: “Per quanto riguarda la tassa sulle merendine, non è deciso ancora nulla, la valuteremo insieme, ci ragioneremo e ci confronteremo”. Torna, quindi, il sereno all’interno della compagine governativa giallorossa dopo che il capo politico dei grillini, dinanzi alla possibilità ventilata dal Premier di tassare biglietti aerei e snack, aveva subito mostrato il disco rosso tuonando: “Obiettivo è abbassare le tasse, non aumentarle. Se poi c’è un’idea per disincentivare alcune fonti dannose, lo dobbiamo fare con un progetto di largo respiro, non con balzelli per fare cassa“.

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