Capo Agulhas è un luogo dal fascino incontaminato in cui le acque dell’Oceano Atlantico si mescolano con quelle dell’Oceano Indiano
Il mondo è ricco di posti unici e suggestivi, che lasciano a bocca aperta coloro che hanno la fortuna di scrutarli. Il Sudafrica in tal senso è una miniera d’oro con le sue coste immense e ricche di flora e di fauna.
Chi passa per Città del Capo non può non passare per Capo de Agulhas, il punto più a sud dell’Africa dove sorge l’omonimo Parco Nazionale, in cui si incontrano l’Oceano Atlantico con le sue correnti fredde e quello Indiano da cui giungono invece delle correnti piuttosto calde. Proprio per questo motivo, le acque sono spesso agitate e ciò rende la navigazione nella zona decisamente pericolosa. Una testimonianza in tal senso sono i frequenti resti di imbarcazioni, che si scorgono dalla costa.
Leggi anche -> Bratislava, la capitale europea dalla bellezza fiabesca
Capo Agulhas vs Capo di Buona Speranza
Fino a qualche decennio fa si è pensato erroneamente che il punto più a Sud del continente africano fosse il Capo di Buona Speranza, ma come è giusto che sia i 440 abitanti del Capo Agulhas rivendicano questo curioso primato.
Per anni ha vissuto all’ombra del più famoso e attrezzato Capo di Buona Speranza percorso per la prima volta da Bartolomeo Diaz nel 1488. La sua conformazione con scogli appuntiti (Agulhas infatti significa aghi) e i forti venti lo rendono poco appetibile ai turisti, che comunque negli ultimi anni sono in crescita, soprattutto per via della targa che certifica l’incontro tra i due oceani.
Tra le altre attrazioni che offre la località c’è il faro più antico del Sudafrica, i musei dedicati ai naufraghi mercantili e qualche punto di ristoro, utilissimi dopo una traversata così estenuante.
Leggi anche -> Rhossili Bay, quando la realtà supera il sogno