Beccato, un 23enne dell’Ohio, negli Usa, a 210 km/h in autostrada: la motivazione fornita all’agente è la più inverosimile possibile
Alzi la mano chi non ha mai in autostrada, in condizioni, si spera, di totale sicurezza per la propria e l’altrui incolumità, spinto a tavoletta il piede sull’acceleratore della propria autovettura per emulare gli assi del volante e provare almeno in parte il brivido della velocità? E chi, continuando in questa sorta di confessione collettiva, multato per aver infranto i limiti di velocità non ha escogitato qualche improbabile scusa per ottenere la clemenza dell’agente che ci aveva appena elevato una contravvenzione? “Agente, mi scusi, sto andando in ospedale da mia moglie che ha appena partorito”, “Avevo un solo punto sulla patente e me lo volevo godere” e così via. Insomma, il campionario delle scuse improbabili degli automobilisti pizzicati ad infrangere le norme del codice della strada è variegato e si arricchisce continuamente di nuovi capitoli. Eppure, nessuna di essa regge al confronto di quella ideata da un automobilista dell’Ohio, negli Usa, sorpreso a sfrecciare con il suo bolide a 210 km/h in autostrada.
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Usa, sfrecciava a 210 km/h. Il motivo? “Mi sto mettendo in mostra”
Come riporta l’edizione on line de La Stampa, l’automobilista, un 23enne dell’Ohio, negli Usa, all’agente che gli aveva intimato l’alt, ha abbozzato una patetica giustificazione del perché sfrecciasse con la propria fiammante Lamborghini a 210 km/h su un tratto di autostrada dove il limite è fissato a 90 km/h: “Mi sto solo mettendo in mostra“. L’agente, per quanto disorientato dall’inverosimiglianza di tale motivazione, non si è scomposto più di tanto ed ha prontamente replicato: “Veramente? Bene, lo spiegherà al giudice allora”.
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