Giulio Cavalli, autore di “Carnaio” (Fandango), è il finalista, insieme ad altri 4 scrittori e opere inedite al Premio Campiello 2019: chi è lo scrittore?
Lo scrittore, attore, drammaturgo, regista teatrale e politico italiano Giulio Cavalli ha 42 anni ed è nato a Milano il 26 giugno del 1977; fonda a Lodi la compagnia Bottega dei Mestieri Teatrali e partecipa a diversi testi prima di ottenere il successo con “Kabum!…come un paio di impossibilità” sulla Resistenza italiana.
Arriva poi “(Re) Carlo (non) torna dalla battaglia di Poitiers” sulla strage di Genova del 2001 e sulla morte di Carlo Giuliani, a cui seguono altre opere caratterizzate dal forte impegno sociale e politico come il monologo “Do ut Des”, spettacolo teatrale su riti e conviti mafiosi che gli costa diverse minacce e rende necessari l’assegnazione di una scorta. Lo scrittore però non smette di denunciare collusione e infiltrazioni mafiose e continua con altri spettacoli.
Nel 2010 esce il suo primo libro “Nomi, cognomi e infami” per la collana Verdenero di Edizioni Ambiente, a cui segue “L’innocenza di Giulio: Andreotti e la mafia”, il libro tratto dallo spettacolo incentrato sul processo a Giulio Andreotti e i suoi rapporti con la mafia.
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“Carnaio”, l’opera di Giulio Cavalli finalista al Premio Campiello 2019
Nel 2013, quando Giulio Cavalli era già sotto scorta, il collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura racconta il piano per assassinarlo. Nello stesso anno lo scrittore scrive su Fanpage.it e cura la rubrica “Le Uova Nel Paniere”. Dal 2019 scrive sul giornale TPI. Carriera politica inoltre per Giulio Cavalli, attivo nella lista Italia dei Valori, poi successivamente Sinistra Ecologia Libertà e Possibile.
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“Carnaio” (Fandango), il romanzo scritto da Giulio Cavalli e finalista al Premio Campiello 2019, dai toni macabri e grotteschi tenuti insieme sapientemente dalla mano dello scrittore, incentra la propria storia su Giovanni Ventimiglia, un pescatore alle prese con il mare diventato amaro, abitante di un paese, un’isola, in cui la vita scorre più o meno in modo normale, con le contraddizione e le dinamiche italiane.
Un giorno però il pescatore trova in mare un cadavere, slavato e consumato dall’acqua. Via via sempre più corpi vengono ritrovati mentre la polizia ride dei cadaveri e la tv istiga paura e lacrime. Dal paese gli abitanti chiedono aiuto ma da Roma prendono tempo. Gli abitanti allora trovano un sistema per affrontare l’emergenza e poi per trasformarla in profitto, mutando l’umanità in “Carnaio”.
Fonte video: YouTube / Premio Campiello