Il caso Bibbiano colpisce anche la Sardegna: 640 minori strappati alle famiglie. Il ruolo del Coordinamento Nazionale contro la sottrazione minori.
Il caso Bibbiano, che ha scioccato l’Italia circa un anno fa, ha aperto il vaso di Pandora e ha portato alla luce una serie di episodi simili riscontrati in tutta Italia; tra gli ultimi fatti scoperti emerge la tragica situazione in Sardegna di 640 minori che sono stati strappati alle loro famiglie, alcune delle quali non vedono i figli da oltre due anni.
Il caso Bibbiano si delinea sempre più come la sola punta dell’iceberg del traffico di affidi illegali di minori. I casi in cui bambini, anche di pochi anni, sarebbero stati sottratti ai genitori con l’inganno e con solo scopo di lucro si moltiplicano giorno dopo giorno e per scoprire ed analizzare i possibili casi sospetti è nato il Coordinamento Nazionale contro la sottrazione di minori alle famiglie e ai genitori in separazione. Barbara di Donato, referente regionale per la Sardegna, ha dichiarato in un’intervista sul sito Cagliari Casteddu che i minori sottratti nell’isola “sono circa 640, per le più svariate motivazioni”. La situazione è resa ancora più tragica dal fatto che alcuni genitori biologici, che di norma hanno diritto a vedere i figli ogni 15 giorni, hanno affermato di non vedere i propri figli da oltre due anni e mezzo. “Questo lo trovo drammatico perché fa perdere pure la speranza”, ha affermato la Di Donato.
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Caso Bibbiano, episodi simili in tutta Italia: la manifestazione del 14 settembre del Coordinamento Nazionale
Il Coordinamento Nazionale si prefigge come scopo quello di far luce sulle eventuali anomalie negli interventi sociali, assistenziali e socio sanitari. Il Caso Bibbiano si sta espandendo a macchia d’olio e la Sardegna, con i suoi 640 minori sottratti alle famiglie è solo un altro triste esempio di affidi illegali. Gli atteggiamenti sistematici che contraddistinguono il modus operandi dei servizi sociali stanno aprendo gli occhi a quanti sono stati coinvolti in situazioni simili e hanno visto una richiesta di aiuto trasformarsi in una condanna a cui è difficile sfuggire. La referente del Coordinamento Nazionale per il Trentino Alto Adige Gabriella Maffioletti sta organizzando per il 14 settembre una manifestazione pacifica per sensibilizzare la comunità su questo tema ancora troppo sottovalutato.
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