Il cardinale 95enne è deceduto questa mattina a Roma. Per anni è stato ai vertici della diplomazia del Vaticano
Un uomo buono che ha dedicato tutta la sua vita alla chiesa. Un uomo generoso e altruista, con una particolare attenzione ai giovani e al loro futuro. Era illustrato così Achille Silvestrini, il cardinale che alla veneranda età di 95 anni questa mattina ci ha lasciati.
Anni e anni all’interno della diplomazia vaticana con diversi incarichi importanti. L’ultimo ruolo ricoperto lo riconosceva come Prefetto emerito della Congregazione per le chiese orientali.
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Le opere di Silvestrini in Vaticano
Nel corso degli anni però è stato un riferimento per la Chiesa e per tutta la vita sacerdotale. Tra i suoi impegni, ricordiamo che Silvestrini è stato uno stretto collaboratore dei segretai di stato di Domenico Tardini e Amleto Giovanni Cicognani e ha guidato le trattative italiane per la revisione del Concordato lateranensi. Secondo il portale della Santa Sede, il cardinale “è sempre stato attento alle persone, con un occhio di riguardo ai giovani, prima che ai documenti”.
A “Villa Nazareth”, istituzione creata dal cardinale Tardini nel 1945, svolge un’azione tra i giovani, mentre, dal 1969 anima una “Comunità” nata grazie ad un gruppo di ex alunni laureati, non solo professionisti ma anche amici di Villa Nazareth. Nel ministero sacerdotale, come ricorda il portale, ha dunque “svolto per decenni con scrupolo e rigore incarichi diplomatici per la Santa Sede”.
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