Importi bassi o meccanismo troppo complesso: l’invio del modulo SR183 all’INPS e tutte le notizi su come rinunciare al reddito di cittadinanza
È stato uno dei temi più dibattuti e di cui più si è parlato negli ultimi, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, tema di confronto in politica e accentratore di attenzione mediatica, al pari del fisco, delle pensioni e del taglio dei parlamentari.
Da alcuni definito un successo, da altri come un’opera incompiuta, da altri ancora come una manovra nobile ma che non crea lavoro. Tuttavia, sono tanti i cittadini che stanno pensando di rinunciare al reddito di cittadinanza e che si stanno chiedendo come fare, quale modulo presentare e quale iter burocratico seguire.
Gli importi bassi e meccanismi complicati a cui adempiere sono sotto la lente d’ingrandimento di tanti cittadini che, negli ultimi tempi, hanno riempito di richieste l’INPS che nel luglio 2019 ha intercettato l’esigenza e i dubbi delle persone indicano la strada alla rinuncia del reddito e della pensione di cittadinanza.
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Dubbi e difficoltà sul reddito di cittadinanza: quale modulo presentare e come rinunciare
Una delle misure più discusse, come detto, quella del reddito di cittadinanza, la cui natura complessa unita ad importi ritenuti troppo bassi fanno sorgere domande ai cittadini su come rinunciare, quale iter seguire e quale modulo presentare.
La rinuncia presuppone la manifestata volontà da parte del richiedente e possessore della carta RdC o PdC, che è tenuto a dichiarare che tale istanza viene presentata per conto e in nome del nucleo familiare, prescindendo dalla composizione dello stesso. Burocraticamente, ciò che l’interessato dovrà fare è compilare e inviare il modulo SR183, fornito dall’INPS ciò attesterà la rinuncia al beneficio dato dal reddito o dalla pensione di cittadinanza.
Dopo la compilazione, il documento sarà consegnato alla struttura territoriale INPS di riferimento.
Le strutture in questione si occuperanno di gestire l’istanza sulla piattaforma web relativa, e l’istanza porterà come conseguenza la disattivazione della carta e la perdita di eventuali importi residui.