Titanic: il relitto è attualmente in condizioni spaventose

L’immersione di un team di esploratori del Titanic rivela uno stato di decadimento del relitto impensabile: potrebbe non restarne traccia.

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Foto delle attuali condizioni del Titanic (Foto di Atlantic Productions)

l primo tuffo nel Titanic dopo quasi 15 anni ha rivelato un deterioramento “scioccante” dello stato del relitto.

Un team internazionale di esploratori ha fatto cinque immersioni con sommergibili presidiati all’inizio di agosto per sorvegliare e fotografare la nave, che si trova a una profondità di 3.800 metri nel Nord Atlantico. La nave un tempo opulenta viene rapidamente distrutta da batteri che mangiano metalli, dalla corrosione salina e da correnti oceaniche profonde.

Titanic: alcune parti sono completamente distrutte

Alcune caratteristiche degli alloggi del capitano, come la vasca, sono completamente decadute, così come le cabine vicine.

Le riprese inquietanti della spedizione mostrano la prua della nave coperta di una formazione simile ai ghiaccioli mentre i batteri consumano lentamente il metallo. 

Più di 1.500 persone morirono quando la nave, che trasportava 2.224 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio, affondò sotto il comando del capitano Edward Smith, che affondò con la nave. La nave era la più grande a galla in quel momento e fu dichiarata inaffondabile. Ora si trova in due pezzi principali a circa 600 metri di distanza.

Mentre si trovava sul posto, il team della spedizione ha deposto una corona e ha tenuto una breve cerimonia in memoria di coloro che hanno perso la vita.

La mancanza di luce e un’intensa pressione a una profondità di quasi 4 km (2,5 miglia) rendono l’ambiente del Titanic inospitale per la maggior parte della vita, ma precedenti spedizioni hanno rivelato che i microbi che mangiano il ferro hanno colonizzato la nave, trasformando lentamente le sue 50.000 tonnellate di ferro in “ghiaccioli”, che alla fine si dissolvono in una polvere fine e vengono portati via dalle correnti oceaniche: nel 2030 potrebbe non esistere più traccia del relitto. 

Le prime foto, a cui seguirà un documentario, sono state pubblicate da Atlantic Productions.

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