Storia, punti di forza e percorso nei preliminari del Wolverhampton, che contenterà ai granata l’accesso ai gironi di Europa League
Era abbastanza scontato, ma da ieri è ufficiale. Torino e Wolverhampton si affronteranno nel play off di Europa League. L’andata è in programma giovedì 22 agosto allo stadio Olimpico Grande Torino, mentre il ritorno in Inghilterra al Molineux Stadium si giocherà il 29 agosto.
Si tratta del match clou di questa fase visto che si troveranno di fronte due formazioni che possono vantare una buona rosa e una tradizione recente piuttosto rosea.
Andando nel dettaglio dei Wolves (lupi), soprannome affibbiato sia ai giocatori che ai tifosi del club arancio-nero, lo scorso anno si è arrivato settimo in Premier League piazzandosi appena alle spalle delle sei big del calcio inglese e più in alto di compagini sulla carta più blasonate come Everton, Leicester e West Ham.
Ha una storia lunga (iniziata nel 1877) e caratterizzata da molti alti e bassi come le vittorie in campionato (ben tre negli anni ’50) in FA Cup (quattro in totale), la finale di Coppa Uefa nel 1971 (persa con il Tottenham) e la retrocessione in quarta serie negli anni ’80.
I Wolves sono giunti al play off dopo aver superato agevolmente nei preliminari i nordirlandesi del Crusaders e gli armeni del Pyunik.
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Wolverhampton: la rosa attale
In questo momento, la squadra di proprietà del gruppo cinese Fosun International (acquistata nel 2016), è guidata dal portoghese Nuno Espirito Santo, che prima ha centrato la promozione in Premier League nel 2108 e poi la storica qualificazione alle coppa continentale quest’anno.
Per quanto concerne il parco giocatori, spicca Patrick Cutrone, prelevato poche settimane fa dal Milan. Da tenere sott’occhio anche i vari lusitani presenti in rosa tra cui i due acquistati dalla Lazio Bruno Jordao e Pedro Neto. Gli altri elementi di spicco sono il portiere Rui Patricio, il terzino Ruben Vinagre, i centrocampisti Joao Moutinho e Ruben Neves e l’attaccante messicano Raul Jimenez.
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