Si è spenta una delle voci più originali ed apprezzate della narrativa afroamericana: è morta, a 88 anni, Toni Morrison, Premio Nobel per la Letteratura
Non è un periodo fortunato per il mondo della cultura: dopo la scomparsa di Andrea Camilleri, l’autore del celeberrimo “Commissario Montalbano“, e di Alberto Sironi, lo storico regista dei film-tv ispirati alle inchieste del Commissario partorito dalla fervida fantasia del Maestro siciliano, un’altra assoluta protagonista della letteratura mondiale ci ha lasciati. E’ morta a 88 anni la scrittrice afroamericana Toni Morrison, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1993. Impegnata nel raccontare le battaglie per i diritti civili e considerata tra le personalità più in vista della narrativa afroamericana, è stata membro autorevole dell’Accademia delle Arti e delle Lettere e nel 1988 con “Amatissima” vinse il prestigioso Pulitzer.
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E’ morta Toni Morrison, Premio Nobel per la Letteratura: chi è
Nata in Ohio in una famiglia nera della classe operaia nel 1931, avida lettrice sin da bambina, dimostra già in tenera età un grande interesse per la letteratura. Dopo aver studiato in una storica università nera, la Howard University, dove si laurea in Letteratura inglese, ed aver proseguito gli studi presso la Cornell University, insegna inglese in vari atenei. Sposa un architetto giamaicano, Harold Morrison, da cui avrà due figli, si separa dal marito ed insieme i figli, che accudirà da sola, approda a New York, a metà degli anni Sessanta, per lavorare come editor per la casa editrice Random House. Debutta nel 1970 con “L’occhio più azzurro” in cui narra la storia di una bambina nera che desidera somigliare ai bianchi. Inizia così l’approfondimento delle tematiche dell’identità, dell’appartenenza alla comunità nera, della perdita d’identità degli afroamericani e del razzismo che saranno i temi portanti dei romanzi successivi. Tra i più famosi si ricordano Sula, L’isola delle Illusioni e Amatissima che le varrà il Pulitzer nel 1988.
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