Continuano ad Hong Kong le manifestazioni contro il governo per la proposta di estradizione per alcuni reati in Cina.
Hong Kong è piombata in un pandemonio oggi, domenica 28 luglio 2019, quando la polizia ha sparato raffiche di gas lacrimogeni contro gruppi di manifestanti pro-democrazia che stavano facendo una marcia non autorizzata, dimostrando che gli scontri nella città diventano sempre più violenti.
La polizia non ha approvato i piani originali che avrebbero spostato i manifestanti dal principale quartiere degli affari a ovest verso un parco di Harbourfront. Invece, nel pomeriggio è stata approvata con un’assemblea la manifestazione in una piazza pubblica nel centro del quartiere degli affari. Ma decine di migliaia di persone si sono riversate nelle strade, ostruendo le uscite della metropolitana e i centri commerciali vicini, con gruppi che marciavano e occupavano diversi quartieri, sia a est che a ovest, bloccando il traffico su ampi viali.
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Hong Kong: i motivi della manifestazione
I manifestanti, tra cui c’erano dei bambini piccoli con i loro genitori, hanno preso di mira diverse località, tra cui il quartier generale della polizia e l’ufficio di collegamento del governo cinese, per esprimere la loro frustrazione nei confronti dei leader della città per una proposta di legge di estradizione per alcuni reati in Cina.
I manifestanti temono che se lasciano fare al governo, Hong perderà la libertà e non sarà più la stessa di prima. I partecipanti si sono fermati nel tardo pomeriggio a Causeway Bay, un quartiere commerciale popolare tra i turisti, trascinando i pali degli autobus con pesanti basi di cemento e spingendo i bidoni della spazzatura per erigere barriere metalliche.
Sono state individuate bandiere degli Stati Uniti e del Regno Unito: una spinta dei manifestanti per sollecitare i governi stranieri a parlare a sostegno di Hong Kong , un’ex colonia britannica che ha goduto a lungo delle libertà mai viste nella Cina continentale garantite da un accordo di 50 anni quando il territorio fu restituito a Pechino.
T.F.