Dopo tre anni di gogna mediatica, arriva una prima prova che le accuse a Kevin Spacey di molestie siano false e mosse da interessi economici.
Il ragazzo che ha accusato Kevin Spacey di averlo molestato il 7 luglio del 2016 ha abbandonato l’azione civile che ha intentato contro l’attore la scorsa settimana, ritirando le accuse.
Spacey era stato accusato di aver ubriacato e dopo molestato l’adolescente di 18 anni nel ristorante di Nantucket dove lavorava. L’attore si era subito dichiarato non colpevole ma questo non è bastato per evitargli la gogna mediatica.
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Kevin Spacey accuse: le ripercussioni sulla carriera di una persona
L’attore di House of Cards è finito nel mirino del Movimento MeToo, partito per denunciare le molestie e le minacce fatte da uomini di potere contro le attrici per costringerle ad avere rapporti con loro in cambio di una parte. Il movimento ha coinvolto sia chi aveva ceduto per ottenere il lavoro che chi ha rifiutato e si è visto troncare la carriera. Il movimento si è poi esteso a casi simili nel mondo dell’impresa e dello sport.
Lo scandalo ha colpito Kevin Spacey che è stato accusato da diversi giovani colleghi di averli molestato. Nonostante le accuse non siano mai state formalizzate in tribunale, la massa ha boicottato il suo ultimo film, girato prima dello scandalo, Billionaire Boys Club.
Nessun motivo del ritiro della denuncia è stato fornito né dall’avvocato dell’accusatore né dalla corte. L’avvocato dell’accusatore ha anche rifiutato di commentare ulteriormente il caso. Non è chiaro se le parti abbiano trovato un accordo in via extragiudiziale, o se ci sia un altro motivo per cui la causa è stata abbandonata.
Secondo Repubblica le accuse sarebbero state ritirate dopo la richiesta dell’avvocato di Spacey di visionare la corrispondenza tra la famiglia del ragazzo e il suo avvocato. Secondo l’avvocato di Spacey dietro le accuse ci sarebbero motivi esclusivamente economici. Tesi confermata dal fatto che nel locale, quella sera nessuno dei presenti aveva notato forzature da parte di Spacey. Anche la ragazza di William Little, l’accusatore, aveva ricevuto dei messaggi da parte del fidanzato ma in nessuno di questi egli diceva di aver fatto qualcosa contro la sua volontà.
T.F.
