Emanuela Orlandi, chiesta dal Tribunale Vaticano l’apertura di due tombe

Il Tribunale del Vaticano dispone l’apertura di due tombe poste all’interno del Cimitero Teutonico: la decisione legata al caso Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi, chiesta dal Tribunale Vaticano l'apertura di due tombe
Emanuela Orlandi (facebook)

Giovedì 11 luglio, nella città del Vaticano, saranno aperte due strutture funerarie e riesumati due corpi per effettuare sui resti gli esami del DNA: la decisione arriva dall’ufficio del promotore di giustizia del tribunale dello Stato della Città del Vaticano in merito all’inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma nel lontano 1983.

Il direttore della stampa vaticana Gisotti ha spiegato che il provvedimento è legato ad un fascicolo aperto in seguito alla denuncia dei familiari dell’Orlandi e alla segnalazione relativa ad un ipotetico occultamento del suo corpo nel cimitero in questione.

La decisione è stata maturata mediante un decreto del 27 giugno; nel giorno indicato, l’ispezione avverrà alla presenza dei legali, dei familiari sia dell’Orlandi che delle persone seppellite nelle due tombe in questione.

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Emanuela Orlandi, il tribunale ordina l’apertura di due tombe nel Cimitero Teutonico: la sparizione nel 1983

L’ufficio del promotore di giustizia del tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha dunque deciso, in merito all’inchiesta aperte relative alla sparizione di Emanuela Orlandi, di ordinare l’apertura di due loculi posti nel Cimitero Teutonico ed effettuare indagini, ispezioni ed esami.

Emanuela Orlandi, una ragazza all’epoca quindicenne e figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia, è scomparsa a Roma il 22 giugno 1983.

Dal momento della sparizione, quello della Orlandi divenne uno dei casi più oscuri della storia italiana e vaticana recente, un caso politico e non solo, con presunti ingressi nella vicenda anche di forze come la Banda della Magliana o dei servizi segreti. La natura del caso, i motivi della sparizione e cosa sia accaduto non è ancora stato chiarito né definito e gli ipotetici legami con la storia mai verificati.
Tra indagini, ricostruzioni e ipotesi, il caso continua a far parlare di sé da anni e l’11 luglio c’è la speranza, con la decisione presa in merito dal Vaticano, di una possibile svolta sul caso.
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