Giappone: riaperta la caccia alle balene per scopi commerciali

Giappone: riaperta la caccia alle balene per scopi commerciali
Baleniera (GettyImages)

In Giappone dopo 30 anni è stata riaperta la caccia alle balene per scopi commerciali: la caccia sarà possibile solo in acque territoriali

Riaperta la caccia alle balene in Giappone dopo più di 30 anni di divieto. La caccia sarà legale solo in acque territoriali, e sarà vietata in Antartide.

La caccia, ovviamente, non sarà a scopo scientifico ma avverrà per scopi economici. Le imbarcazioni potranno ammazzare fino a 227 balene fino al mese di dicembre.

Il ministro della Pesca, Takamori Yoshikawa, ha chiesto ai cacciatori di balene di riprendere la caccia e cercare di riportare quest’industria agli apici dell’economia.

Già lo scorso anno il Paese aveva tentato di far approvare alla Commissione Internazionale la proposta del ritorno della baleniere in mare, ma la Commissione risultò scettica.

Il Giappone non ha, in realtà, mai rinunciato alla caccia della balena ma fino a poco tempo fa veniva praticata a scopo di ricerca suscitando comunque diverse polemiche ambientaliste.

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Giappone: riaperta la caccia alle balene per scopi commerciali. I numeri

Il Giappone ha deciso di riaprire la caccia alle balene: il ministro della Pesca ha chiesto, ai tanti cacciatori, di riportare l’industria della caccia agli apici dell’economia del paese.

Negli ultimi anni per “scopi scientifici” le baleniere hanno ammazzato circo mille balene, mentre nell’ultima spedizione sono state uccise 333 cetacei.

Nel 2014 il Giappone è stato portato alla Corte Internazionale di Giustizia per aver violato la Convenzione internazionale sulla caccia alle balene. La Corte Internazionale di Giustizia confermò le accuse e concluse che ai fini di diverse spedizioni non vi era alcuno scopo scientifico.

Anche se secondo il governo giapponese la decisione di riaprire la caccia potrebbe portare ad un aumento nel consumo di carne di balena, l’ipotesi potrebbe essere smentita. Negli anni ’60, infatti, venivano consumate circa 200.000 tonnellate di carne del cetaceo; ora sono più o meno 5.000 tonnellate.

 

 

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