Come preannunciato ieri dall’inquilino della Casa Bianca, storica stretta di mano tra Donald Trump ed il leader nordcoreano Kim Jong-un
L’impossibile è diventato realtà, sembrava la solita sbruffonata del tycoon statunitense, Donald Trump, per uscire dall’angolo dopo il gran rifiuto da parte della capitana della nazionale di calcio femminile, Megan Rapinoe, dell’invito alla Casa Bianca in caso di affermazione nella rassegna iridata in corso di svolgimento in Francia e le stoccate al curaro dei candidati dem alle presidenziali 2020 Joe Biden e Bernie Sanders. Invece, come preannunciato ieri, Donald Trump ha stretto la mano all’uomo forte di Pyongyang Kim Jong-un. Un gesto storico dal momento che Trump è dovuto entrare in territorio nordcoreano, il primo Presidente degli Stati Uniti a varcare il confine che divide le due Coree.
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Coree, Trump e Kim si stringono la mano. La storica stretta nella Joint Security Zone
La stretta di mano è avvenuta nella cosiddetta Joint Security Zone (JSA), a Panmujom, il piccolo villaggio dove venne firmato nel 1953 l‘armistizio che pose termine alla Guerra di Corea, l’unico luogo in cui i soldati delle due Coree si trovano a pochi metri di distanza gli uni dagli altri e dove l’anno scorso hanno avuto luogo i due vertici tra Kim e il Presidente sud-coreano Moon Jae-in. L’inquilino della Casa Bianca, come riporta l’edizione on line de La Repubblica, è arrivato nella zona demilitarizzata, al 38° parallello, al confine tra le due Coree e ha ispezionato la torretta d’osservazione nel settore meridionale dell’area come prima di lui tanti suoi predecessori. Trump poi ha accompagnato il Presidente nord-coreano di nuovo al Sud dove sono stati raggiunti dal leader della Corea del Sud Moon. ” È un grande giorno per il mondo ed è un onore per me essere qui “, ha dichiarato Trump che ha anche annunciato che inviterà Kim alla Casa Bianca.
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