Alle 8.30, con l’apertura del plico telematico, è scattata la prima prova scritta della Maturità 2019 che vede impegnati più di mezzo milione di studenti
Oltre mezzo milione di studenti oggi è alle prese con la prima prova scritta della Maturità: più che un esame per saggiare quanto acquisito nel corso del ciclo di studi della scuola media superiore un vero e proprio rito di passaggio che segna l’ingresso per i maturandi nell’età adulta. E come vuole la tradizione, anche quest’anno è cambiato il format dell’esame di Stato: è stata eliminata la terza prova scritta, il quizzone, questionario multidisciplinare preparato dai docenti delle varie commissioni d’esame. Altra novità l’assenza della traccia di storia tra quelle assegnate per la prima prova scritta, il tema. “Cari ragazzi, è arrivato il momento. Forza! Sono certo farete del vostro meglio! Buon lavoro a tutti e ricordatevi che ‘la fortuna’ non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità’ (Lucio Anneo Seneca)”. Così su twitter il Ministro dell’ istruzione Marco Bussetti ha rivolto il proprio augurio ai maturandi.
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Esame di Maturità 2019: le tracce assegnate
Alle 8:30, con l’apertura del plico telematico, è iniziata la prima prova scritta. I maturandi possono optare tra tre tipologie di tema: tipologia A “Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano”; tipologia B “Analisi e produzione di un testo argomentativo”; tipologia C “Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità”. Una delle tracce di analisi del testo è il Porto sepolto di Giuseppe Ungaretti, poesia confluita nella raccolta Allegria nel 1942, altra opzione Corrado Stajano con “Eredità del Novecento”. Un’altra traccia è Leonardo Sciascia con un brano tratto dal romanzo “Il giorno della civetta”. Inoltre un brano di Fernbach su “llusione conoscenza”, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia con la moglie Emanuela Setti Carraro, e’ nella traccia di uno dei due temi di attualità mentre l’altra vede protagonista Gino Bartali, il campione di ciclismo che durante la Seconda Guerra Mondiale rischiò la vita per consegnare, nascosti nel telaio della propria bicicletta, documenti d’identità falsi agli ebrei braccati dai nazisti salvandoli così dalla morte. I maturandi hanno a disposizione 6 ore di tempo per consegnare i loro elaborati.
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