Potrebbe essere stato un errore umano la causa dell’esplosione che ieri ha investito la sede del Comune di Rocca di Papa, in provincia di Roma
Potrebbero essere già giunte ad un punto di svolta le indagini sull’esplosione che ieri ha investito la sede del comune di Rocca di Papa, ai Castelli Romani, in provincia di Roma, provocando il ferimento di 16 persone, delle quali le più gravi sono il sindaco, un dipendente ed una bambina di 5 anni, che dovrà essere sottoposta ad un intervento chirurgico presso il nosocomio pediatrico Bambin Gesù di Roma, alunna della scuola adiacente al Municipio travolto dalla deflagrazione. Infatti, già oggi potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati i tre operai che ieri erano impegnati nei carotaggi nella pavimentazione di corso Costituente a Rocca di Papa.
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Roma, esplosione a Rocca di Papa: forse un errore umano la causa. Bucata una conduttura del gas
Almeno due persone, che abitano nei palazzi di fronte alla sede del Comune, immediatamente ascoltati dai carabinieri che indagano per disastro colposo e lesioni gravi o gravissime, li avrebbero visti forare una conduttura del gas e subito dopo dileguarsi. I tre operai, tutti italiani e dipendenti di una ditta molisana, sono stati rintracciati dopo diverse ore dall’esplosione dai militari della compagnia di Frascati a 150 chilometri dal piccolo comune dei Castelli. La loro repentina fuga, per la quale viene loro contestato anche il mancato allarme, potrebbe essere stata determinata dalla consapevolezza di aver cagionato un grave danno avendo danneggiato la conduttura del metano durante la trivellazione del terreno. Nel frattempo gli investigatori hanno predisposto il sequestro delle attrezzature tecniche dei tre operai.
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