A ‘Vieni da me’ di Caterina Balivo, ospite Luca Barbareschi

Intervenuto oggi a ‘Vieni da me’, il programma condotto su Rai 1 da Caterina Balivo, Luca Barbareschi ha raccontato diversi aneddoti personali

L’attore, regista, produttore televisivo, produttore cinematografico, autore e conduttore televisivo, sceneggiatore ed ex politico italiano Luca Barbareschi, impegnato di recente con fiction Rai L’Aquila Grandi Speranze, è stato ospite alla puntata odierna di ‘Vieni da me’, il programma di successo condotto da Caterina Balivo e in onda su Rai 1.

Nel corso dell’intervista, Barbareschi si è soffermato a raccontare aneddoti legati alla sua vita privata, come ad esempio l’infanzia difficile a cui ha fatto cenno diverse volte in passato, senza mai perdere però l’ironia e il sorriso che lo contraddistingue, e attraverso cui ha coinvolto anche il pubblico che lo ascoltava. Luca fu lasciato dalla madre all’età di 7 anni restando con il padre e le zie, mentre sua sorella minore andò con la mamma a Roma.

La donna aveva infatti conosciuto un altro uomo e decise di andar via. I due si sono rincontrati soltanto anni dopo, ha spiegato l’attore che fa anche una drammatica confessione, raccontando di esser stato vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote in collegio all’età di 7 anni.

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Luca Barbareschi ospite a ‘Vieni da me’ di Caterina Balivo: infanzia difficile, e vita privata

Intervenuto dunque negli studi di ‘Vieni da me’, il programma condotto su Rai 1 da Caterina Balivo, Luca Barbareschi ha aperto mente e cuore davanti ai microfoni, raccontando aneddoti duri e dolorosi della sua infanzia.

L’attore ha spiegato di aver voluto incontrare il sacerdote che, secondo quanto affermato, avrebbe abusato sessualmente di lui quando aveva 7 anni, per perdonarlo: “Il rancore non porta nulla, l’unica cosa che funziona è l’amore”.

Barbareschi ha spiegato che la moglie Elena ha avuto un ruolo fondamentale nel benessere ritrovato dall’attore, insieme allo psichiatra: “Per tutta la vita pensi di essere tu ad essere il colpevole, io l’ho pensato fino a 10 anni fa”.