A processo per direttissima il cantante Marco Carta è stato riconosciuto “estraneo ai fatti”, per cui il giudice non ha convalidato il suo arresto. Resta, tuttavia, indagato
Nel processo per direttissima al Tribunale di Milano per il furto aggravato di 6 t-shirt del valore di 1200 euro, il giudice non ha convalidato l’arresto del cantante Marco Carta e non ha disposto a suo carico alcuna misura cautelare. A renderlo noto il legale del cantante sardo, noto al grande pubblico soprattutto per la sua partecipazione ai talent “Amici” e “Tale e Quale Show“, al temine del dibattimento svoltosi a porte chiuse: ” E’ stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Il fatto è attribuibile ad altri soggetti. Marco è una bravissima persona “, ha precisato l’avvocato Simone Ciro Giordano.
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Marco Carta, il giudice: ” Estraneo ai fatti “. Tuttavia resta indagato
Possono, dunque, tirare un sospiro di sollievo le fan del cantante sardo che potranno continuare ad ammirarlo ai concerti, tuttavia, come riferisce il portale del Corriere della Sera, l’ex vincitore del Festival di Sanremo resta indagato. A salvarlo dalla convalida dell’arresto il fatto che il cacciavite usato per manomettere l’antitaccheggio, insieme alla refurtiva, è stato rinvenuto nella borsa della donna di 53 anni che è stata arrestata con il cantante ed il cui arresto, infatti, è stato convalidato dal giudice. Le indagini, quindi, proseguono, con gli investigatori che in queste ore stanno prendendo visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti all’interno dello store.
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