Caso Stefano Cucchi, nel processo relativo ai depistaggi, l’Arma dei carabinieri e il ministero della Difesa hanno presentato istanza di costituzione di parte civile
L’Arma dei carabinieri e il ministero della Difesa hanno presentato istanza di costituzione di parte civile nel corso dell’udienza preliminare di oggi a Roma che vede coinvolti otto carabinieri, tra cui anche ufficiali, accusati di depistaggio sul caso della morte di Stefano Cucchi.
Il Gup si è riservato di decidere. A presentare istanza, inoltre, è stata anche la famiglia Cucchi, l’appuntato Riccardo Casamassima, gli agenti di polizia penitenziaria, il Sindacato dei Militari e Cittadinanzattiva.
“Il fatto che l’Arma abbia chiesto di costituirsi parte civile, – ha affermato Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano – nel procedimento che vede coinvolti otto carabinieri per i depistaggi sul caso della morte di mio fratello, è un fatto senza precedenti. Lo dedico a tutti coloro che continuano ad insinuare che la famiglia Cucchi è contro l’Arma e viceversa. Questo è un momento di riavvicinamento tra cittadini e istituzioni”.
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Arma e Difesa chiedono di essere parte civile nel caso Stefano Cucchi: le parole della sorella, Ilaria Cucchi
L’Arma dei carabinieri e il ministero della Difesa hanno dunque presentato istanza di costituzione di parte civile nel corso dell’udienza preliminare di oggi a Roma:coinvolti, come detto, otto carabinieri, tra cui anche ufficiali, accusati di depistaggio sul caso della morte di Stefano Cucchi.
“In vicende come la nostra troppe volte ho visto i sindacati di polizia intromettersi contro le nostre famiglie. In quest’aula per la prima volta un sindacato – ha aggiunto Ilaria Cucchi riferendosi all’istanza di costituzione di parte civile da parte del sindacato dei Militari – si è schierato al nostro fianco e non contro di noi. Questo lo dedico al signor Gianni Tonelli”, l’ex segretario generale del sindacato di polizia Sap e parlamentare della Lega, che denunciò Ilaria Cucchi per diffamazione.