Disarticolata, a Roma, un’organizzazione criminale dedita, grazie alle complicità di una dipendente del Ministero dell’Interno, al rilascio di false cittadinanze
Smantellata un’organizzazione criminale dedita alla corruzione per il rilascio della cittadinanza italiana. Arrestate 6 persone, altre 19 indagate.Tra le accuse, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, atti contrari ai doveri d’ufficio, favoreggiamento, accesso abusivo al sistema informatico Sicitt del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell’Interno. Al vertice una dipendente del Dipartimento libertà civili, già condannata a 4 anni e 8 mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici. La Procura della Repubblica di Roma ha già firmato i primi decreti di revoca per lo status di cittadino italiano ad alcuni stranieri che avevano usufruito di questo corrotto sistema per l’ottenimento della cittadinanza. In tutto sarebbero 1.500 le pratiche finite sotto la lente d’ingrandimento.
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Roma, false cittadinanze: 6 arresti. Il capo dell’organizzazione è un fruttivendolo egiziano
Le indagini hanno permesso di individuare più gruppi criminali dediti al mercimonio della cittadinanza italiana in grado grazie alla posizione di rilievo occupata dalla dipendente del Dipartimento di far superare con il diretto intervento sui sistemi informatici anche in presenza di gravi elementi ostativi alla concessione dello status di cittadino italiano quali precedenti penali, reddito insufficiente e mancanza di residenza. La centrale operativa era all’interno di un locale gestito da un egiziano. Proprio all’interno di quel locale avvenivano scambio di pratiche, pagamento in contanti per l’ottenimento di favori. I prezzi variavano in base ad un vero e proprio tariffario e superavano in alcuni casi anche i mille euro. In tutto sono stati sequestrati più di 135mila euro, frutto di tale attività fraudolenta.
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