La recensione di Dolor y Gloria, il film testamento di Pedro Almodovar, in concorso a Cannes, con Antonio Banderas e Penelope Cruz
Dolor y Gloria è il nuovo film di Pedro Almodovar, regista di Tutto su mia madre, Parla con lei e Volver, ed è un film “testamento”.
Il regista, attraverso uno stile sobrio e asciutto, nei momenti iniziali quasi didascalico, racconta un dramma scaraventando il pubblico nella vita di Salvador, interpretato magistralmente da Antonio Banderas. Difficile non cogliere le somiglianze tra Salvador e lo stesso Almodovar.
Il protagonista vive un blocco creativo, terrorizzato dall’idea di non riuscire più a girare un film, ed è un uomo stanco, che quasi si trascina. La pellicola tuttavia si focalizza sul percorso terapeutico attraverso il processo creativo.
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Dolor y Gloria: trama, cast e trailer del nuovo film di Pedro Almodovar
Il film ci porta man mano in tre periodi diversi: anzitutto l’infanzia di Salvador, negli anni 60, poi l’età adulta negli anni ’80 in cui si vede il proganista formarsi durante il movimento di rinascita culturale madrilena; infine il presente, con la depressione che coglie il proganista sfociando nella droga, sebbene questi sia consapevole del percorso pericoloso in cui può ritrovarsi.
Saranno però i ricordi di bambino, di un adolescente innamorato della vita a salvarlo, a dargli la forza di tornare a scrivere e soprattutto il desiderio di riprendere in mano il suo destino.
Dolor y Gloria tratta della creazione artistica, della difficoltà di separarla dalla propria vita e dalle passioni che le danno significato e speranza. Attraverso il recupero del suo passato, Salvador sente l’urgente necessità di narrarlo, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza.
Dolor y Gloria è un film, uscito al cinema il 17 maggio 2019, di genere drammatico del 2019, diretto da Pedro Almodovar, con Antonio Banderas, Penélope Cruz, Asier Etxeandia, Leonardo Sbaraglia, Julieta Serrano, Raúl Arévalo e Asier Flores.