Nuovo affondo di Di Maio contro l’alleato leghista dopo la decapitazione della giunta leghista di Legnano per corruzione: ” La Lega mandi via il sindaco “
Sono sempre più tesi i rapporti tra i due alleati di governo M5S e Lega: dopo le frizioni legate al caso del sottosegretario Siri, il cui mandato è stato revocato dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per corruzione, revoca accettata obtorto collo dalla Lega, la nuova bufera giudiziaria che ha travolto l’amministrazione comunale leghista di Legnano rischia di esacerbarli. Azzerata la giunta a trazione leghista con gli arresti del sindaco, del vicesindaco e dell’assessore ai lavori pubblici: voti in cambio di assunzioni nell’amministrazione comunale e nelle partecipate e municipalizzate. Lo spettro di una nuova tangentopoli aleggia sul Carroccio, di conseguenza il leader politico dei grillini Di Maio non si lascia sfuggire l’occasione per sferrare l’ennesima stoccata agli alleati di governo: “ La Lega mandi via il sindaco di Legnano “.
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Ospite della trasmissione “Agorà” di Rai 3, il vicepremier ha poi specificato che la propria richiesta di espulsione dalla Lega del sindaco di Legnano non mette in discussione l‘alleanza di governo: ” La Lega come altri partiti dovrebbe mettere fuori dal partito il sindaco di Legnano, arrestato per corruzione. Punto. Poi possiamo andare avanti come governo, non è un tema nazionale ma locale “. ” Da me chi sbaglia lo metto fuori in 30 secondi”, ha aggiunto per rimarcare la differenza tra il movimento pentastellato e gli altri partiti nel trattamento riservato ai propri militanti coinvolti in inchieste giudiziarie. Infine ha ribadito la propria contrarietà ad una legge di bilancio che contempli provvedimenti suscettibili di aumentare il debito pubblico.
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