Il candidato sindaco del M5S di Cagliari è finito al centro delle polemiche per alcuni post anti-aborto: il Movimento toglie appoggio.
Il M5S ha revocato la certificazione del simbolo al candidato alle Comunali di Cagliari Alessandro Murenu. Di fatto, dunque, il Movimento ha tolto l’appoggio al suo candidato sindaco nel capoluogo sardo. La decisione è arrivata a causa di una serie di post sui social nei quali Murenu esprimeva durissime giudizi contro l’anti-aborto e le unioni civili. “Ci sono valori che fanno parte del Dna del MoVimento, come l’idea di una donna che ha diritti e doveri identici a quelli dell’uomo. Nel lavoro, in famiglia, in amore. Ribadiamo che siamo lontani anni luce dalle posizioni espresse al congresso di Verona e oggi prendiamo le distanze da quanto affermato dal candidato a sindaco di Cagliari Alessandro Murenu. Chi vuole associare rivendicazioni come quelle espresse a Verona contro la donna al simbolo del MoVimento, si sbaglia di grosso ed è fuori dal nostro progetto”, recita un comunicato ufficiale dei Cinque Stelle.
Nessun candidato M5S a Cagliari
Subito dopo lo scandalo, Murenu ha cancellato il suo profilo Facebook e ha tentato di placare la polemiche con una nota stampa. “La legge 194 non si tocca, così come non si torna indietro sui diritti delle persone omosessuali. La mia vita professionale e familiare testimonia questi valori, anche a difesa dei diritti dei migranti, ma prendo atto che con l’apertura della campagna elettorale si è messa in moto anche la macchina del fango. La mia vita, la mia professione, i miei rapporti lavorativi e personali parlano chiaramente a favore della massima tolleranza e rispetto delle persone, senza alcun pregiudizio. Sono state prese a caso alcune frasi e totalmente decontestualizzate. Ma non è la prima volta che contro i candidati del Movimento la realtà viene stravolta, e questa ne è l’ennesima riprova”.
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