Svelato dopo oltre 600 anni il Manoscritto Voynich: l’enciclopedia scritta nel XIV secolo da oltre 400 monache e compilato in una lingua romanza
Uno tra i più misteriosi enigma al mondo, se non il maggiore è stato svelato: dopo oltre 600 anni compreso il Manoscritto Voynich, l’enciclopedia compilata da più di 400 suore in una lingua romanza antichissima e ormai estinta, nel XIV secolo.
Nello specifico, l’opera era una enciclopedia illustrata scritta da un drappello nutrito di suore domenicane per la regina di Aragona, all’epoca Maria di Castiglia. Il manoscritto, in maniera non casuale è stato conservato fino al 1912 al Castello aragonese di Ischia, l’isola del Golfo di Napoli, sede di una delle più belle testimonianze aragonesi nel nostro paese.
Un vero e proprio rompicapo per storici, linguisti e crittografi, il Manoscritto è stato studiato a lungo continuando a celare i propri segreti, perfino ad Alan Turing, il matematico che svelò il famoso codice Enigma.
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Svelato il Manoscritto Voynich grazie all’accademico Gerard Cheshire: “incredulo ed eccitato”
Il Manoscritto Voynich, enciclopedia compilata da più di 400 suore in una lingua romanza antichissima e ormai estinta, nel XIV secolo, considerato da molti il più grande enigma al mondo, è stato dunque svelato dopo più di 600 anni.
“Quando ho realizzato l’entità del risultato, sia in termini di importanza linguistica che di rivelazioni sulle origini e il contenuto del testo mi sono sentito incredulo ed eccitato”, ha spiegato con un articolo sulla rivista Romance Studies Gerard Cheshire, l’accademico britannico dell’università di Bristol che è riuscito nell’impresa.
Dalla ricerca viene fuori che il manoscritto è un compendio di rimedi erboristici, bagni terapeutici e letture astrologiche riguardanti questioni sentimentali e sessuali, secondo le credenze del periodo. I suoi simboli sconosciuti e le enigmatiche illustrazioni hanno per decenni tenuta alta l’attenzione degli studiosi di tutto i globo su quest’opera, per anni si è ritenuto persino fosse un falso, uno strumento della propaganda comunista del blocco sovietico. O almeno, è ciò che hanno pensato a lungo i ricercatori dell’FBI durante gli anni della Guerra Fredda.