Durante un comizio a Legnano, il vicepremier Matteo Salvini ha attaccato i telegiornali: Enrico Mentana ha replicato al ministro durante il suo TG LA 7
Il vicepremier, ministro dell’interno e leader della Lega Matteo Salvini ha attaccato i maggiori telegiornali nazionali nel corso di un comizio tenuto oggi pomeriggio a Legnano, paese in provincia di Milano: la replica è arrivata dal direttore Enrico Mentana nel corso del suo TG LA 7.
“Vi sfido, fate un esperimento, – ha affermato Matteo Salvini – andate a guardare stasera i telegiornali, Tg1, Tg5 o La7, non affronteranno nessuno degli argomenti dei quali stiamo parlando qui in piazza, ma parleranno solo di fesserie di cui non importa nulla a nessuno”.
Il vicepremier è tornato quindi ad attaccare il tg1, già bersaglio dei leghisti nei mesi scorsi, a cui ora si aggiunge anche il telegiornale principale di Mediaset e quello diretto da Enrico Mentana.
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“Parleranno solo di fesserie”, afferma Salvini nei confronti del telegiornali: arriva la risposta di Enrico Mentana al TG LA 7
Dunque il vicepremier, ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, si è scagliato oggi contro i telegiornali, durante un comizio a Legnano: in risposta arriva il commento di Enrico Mentana, nel corso del suo TG LA 7.
“Tanto per cambiare, – ha replicato Mentana – Salvini ha scelto un nuovo obiettivo, non più conduttori televisivi, scrittori, ma direttamente i telegiornali. È segno che, evidentemente, lui o chi gli indica gli obiettivi comunicativi ritiene che faccia gioco prendersela con i telegiornali. A noi, francamente, con tutto il rispetto per il ministro dell’Interno, fanno un baffo le critiche come questa”.
Poi il direttore ha aggiunto: “Forse dovremmo parlare del concorso Vinci Salvini? O forse, più seriamente, delle centinaia di migliaia di rimpatri che un anno fa erano stati promessi in campagna elettorale e che non ci sono stati. Ma sicuramente ne avrà parlato nel suo comizio, il ministro dell’Interno”.
E poi la conclusione: “Col sorriso sulle labbra, ricordiamo a Salvini che abbiamo avuto modo di attaccare e criticare per queste scelte inconsulte di offesa all’informazione chi ha governato prima di lui e con più titolo. Queste cose non fanno paura e non modificano il nostro modo di lavorare che sarà comunque sempre sine ira et studio. Anche Salvini ha fatto il classico con noi, nei suoi confronti”.