Si discute sulla proposta 5 stelle della droga libera mentre il ministro dell’Interno Salvini dichiara guerra agli shop della cannabis legale
Nonostante la proposta del Movimento 5 stelle sulla droga libera, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini non ha intenzione di fare dietrofront sulla cannabis legale, e dichiara “guerra” agli shop: “Sulla questione della cannabis libera “il governo può cadere”.
Archiviato il caso Siri, ora il governo torna a discutere su un nuova tema, quello della droga libera appunto; come spiega Salvini: “Dico a Luigi Di Maio che combattere la droga significa anche combattere la mafia, come dimostrano gli arresti delle ultime ore contro il clan Casamonica”, spiega il vicepremier leghista e ministro dell’Interno, “Mi aspetto che il senatore dei 5Stelle Mantero ritiri la proposta sulla droga libera. Non è nel contratto di governo e non voglio lo Stato spacciatore.”
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Salvini contro la cannabis libera, dichiara “guerra” agli shop: tre negozi chiusi dopo i controlli della polizia
Ieri, lo stesso ministro dell’Interno aveva annunciato di voler chiudere tutti i canapa shop e aveva parlato poi di controlli nei negozi, suscitando le ire di Giulia Grillo: “Il ministro della Salute ha detto che nei cannabis shop non si vende droga e cosa si vende? Tulipani, centrotavola o un cono al pistacchio?”, ha incalzato quindi Salvini nel corso di un comizio a Ascoli, “Mi auguro che da domani le forze dell’ordine andranno in questi negozi e li chiuderanno se vendono quello che non devono vendere”.
Tre cannabis shop (due a Civitanova Marche e uno a Pesaro) sono stati chiusi dopo i controlli della polizia. “Da oggi si comincia una guerra”, ha esultato Salvini.
“Alle tante mamme che soffrono per i loro figli che fanno uso di cannabis avevo promesso che avrei chiuso tutti i negozi di Cannabis legale: oggi con la chiusura di questi altri due negozi, ho onorato la mia promessa”, ha spiegato il questore di Macerata, Antonio Pignataro, “La cannabis è l’anticamera dell’inferno, è l’anticamera dell’eroina e l’anticamera della cocaina. Oggi, in questa provincia, per la magistratura e per la polizia, è un giorno importante perchè hanno fatto prevalere i principi dello Stato di diritto e, soprattutto, hanno fatto prevalere il bene sul male, che avrebbe portato dolore in tante famiglie”.