E’ bufera sulla statua “satanica” a Vergato, con tratti “esoterici”, “occultisti”, “satanisti”, “pedofili”. Il senatore della Lega Simone Pillon prende posizione
Vergato (Map Screenshot)Polemica per una statua satanica a Vergato, comune della città metropolitana di Bologna. Sta facendo scalpore la statua di Luigi Ontani, un’opera d’arte dedicata al fiume Reno, collocata nella locale Piazza Giovanni XXIII: secondo il Senatore della Lega Pillon ha un significato satanico.
L’opera, costata 150 mila euro, un terzo dei quali soldi pubblici, è stata inaugurata dal sindaco del Partito Democratico Massimo Gnudi. All’inaugurazione era presente lo stesso realizzatore Luigi Ontani nato il 24 novembre del 1943 a Vergato, dove attualmente vive.
La statua, realizzata in marmo e bronzo, richiama le figure della mitologia classica, ovvero un Fauno a rappresentare il fiume Reno, il Cupido Amor d’Arte, cioè un putto alato sulle spalle del Fauno che dovrebbe rappresentare il torrente Vergatello. Inoltre comprende un Tritone appoggiato su un uomo, che allude al favoloso “Montovolo”, “circuìto a spirale dal serpente ‘Ouroboros'”, elemento favoloso e mitico del paesaggio locale.
L’opera d’arte sta scatenando le ire sul web, e non solo quelle di una parte degli 8 mila abitanti della cittadina bolognese, ma oramai di gente di tutta Italia.
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Pillon sulla statua di Luigi Ontani: “Non era una priorità ed è satanica”
La statua di Luigi Ontani, dunque, è considerata da molti (non solo a Vergato) un’opera d’arte dai tratti “satanici”, ha scatenato le critiche del Senatore della Lega Simone Pillon, già di recente al centro di parecchie polemiche, il quale ha affermato sulla sua pagina Facebook: “Pare che per realizzare questo orribile satanasso, i sinistri che amministrano il Comune di Vergato abbiano stanziato 50mila euro, mentre la Regione (rossa) ha messo altri 30mila euro”.
E ancora: “Altro che dono alla città! Piaccia o meno questa statua (io preferirei una colata di cemento), un conto è realizzare un’opera per le proprie mostre d’arte dedicate a chi sarà interessato a vederle, altro conto è finanziare un coso del genere con soldi pubblici, imponendolo a tutti i cittadini. Possibile che non si potessero spendere meglio questi soldi, magari sostenendo famiglie in difficoltà o imprenditori in crisi? Questione di priorità.”
Arte pubblica o un’oscenità? Scoppia il caso della fontana di Luigi Ontani https://t.co/2o7s5omhs5 via @corrierebologna pic.twitter.com/tkEqIHcJCd
— Nutizieri (@Nutizieri) 7 maggio 2019