In vista del CdM, che dovrà decidere anche sulla revoca della nomina a sottosegretario di Siri, ultimatum di Di Maio: ” Passo indietro di Siri “
In vista del Consiglio dei Ministri di domani, con all’ordine del giorno anche la revoca della nomina a sottosegretario di Siri, esponente leghista indagato per corruzione nell’ambito di un filone d’inchiesta sull’eolico, il vicepremier pentastellato Di Maio lancia un ultimo avvertimento agli alleati di governo del Carroccio: ” Non capirò mai perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri anziché fargli fare un passo indietro. Oggi è l’ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l’importanza della vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta. Non diciamo che Siri non si debba difendere, per carità, anzi auspichiamo che lo faccia, ma chiediamo che a un politico indagato per corruzione non si dia la possibilità di amministrare soldi pubblici. L‘Abc del cambiamento che il governo ambisce a portare avanti “. Così il ministro grillino in un lungo post sul proprio profilo facebook.
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Caso Siri, Di Maio alla Lega: ” Passo indietro di Siri. Impossibile restare fermi “
Di Maio non si limita a chiedere la decadenza di Siri dalla carica di sottosegretario ma argomenta la propria richiesta entrando nel dettaglio degli addebiti che vengono mossi all’esponente leghista che, a suo giudizio, sono di una tale gravità da rendere inopportuna la sua permanenza in una carica istituzionale : ” Oggi dai giornali emergono nuovi particolari sull’inchiesta del sottosegretario della Lega Armando Siri. Secondo il Corriere della Sera, si sarebbe anche rifiutato di rispondere alle domande dei giudici e avrebbe depositato solo una memoria spontanea. I pubblici ministeri lo dicono esplicitamente nell’avviso di garanzia: Siri ” ha asservito la funzione pubblica a interessi privati “. Di fronte a questo è impossibile restare fermi “.
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