Il Premier Conte torna sul caso del sottosegretario Siri, indagato per corruzione, assicurando che si risolverà come annunciato
In attesa del Consiglio dei Ministri, chiamato a decidere del destino del sottosegretario Siri, continua la ridda di voci che si inseguono sulla volontà della Lega di rischiare di aprire una crisi di governo pur di fare quadrato attorno al proprio sottosegretario. Intanto a sgombrare il campo da un’improvvisa retromarcia per scongiurare la caduta dell’esecutivo è di nuovo il Premier Conte: “Non ho dubbi che la vicenda di Armando Siri, sulla sua permanenza nel governo, si risolverà nel modo in cui l’ho annunciata, nel senso che tutti potranno confidare nella soluzione che ho anticipato e non credo che possa essere messo in dubbio che questa sia la soluzione da perseguire “.
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Premier Conte: ” Il caso Siri si risolverà come annunciato. Non sono stato giudice nella vicenda “
Inoltre, il Premier ha anche precisato come nella vicenda Siri non abbia esondato dalle proprie funzioni indossando impropriamente la toga del giudice: ” Io non sono stato giudice nella vicenda Siri, ho semplicemente anticipato un percorso in cui ho ascoltato molto, soprattutto il diretto interessato “. Nel frattempo il Ministro dell’Interno e leader del Carroccio Salvini ha garantito che, anche in caso di dimissioni del sottosegretario leghista Armando Siri, il governo andrà avanti perché il Premier gode ancora della sua fiducia: ” Io penso a lavorare e la mia parola vale più dei sondaggi: il governo durerà altri 4 anni e agli italiani non frega niente di quello che titolano i giornali o i telegiornali che rincorrono polemiche inutili “.
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