Blitz antimafia dei carabinieri di Catania in esecuzione di 26 misure restrittive a carico di presunti affiliati al clan Tuppi. Individuati mandanti ed esecutori dell’omicidio, avvenuto negli anni ’90, del consigliere Dc Paolo Arena
Operazione antimafia dei carabinieri di Catania nella provincia etnea e di Reggio Calabria in esecuzione di 26 ordinanze di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Catania, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 26 persone, affiliate al sodalizio criminale denominato dei Tuppi, attivo nel territorio dei Comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, attualmente confederato alla famiglia mafiosa dei Mazzei, storicamente affiliata a “Cosa Nostra“, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione in concorso, furto, ricettazione e riciclaggio in concorso, detenzione e porto illegale di arma clandestina, trasferimento fraudolento di valori e corruzione, reati aggravati dal metodo mafioso.
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L’attività investigativa, inoltre, ha consentito ricostruire il contesto in cui maturò, nell’ambito della guerra di mafia che negli anni ’80 e ’90 vide schierati l’uno contro lo stesso gruppo dei TUPPI e quello del “Malpassotu”, un omicidio eccellente. In particolare, come riporta il portale siciliaogginotizie.it, sono emersi elementi di prova a carico di alcuni dei sottoposti a misura restrittiva per l’omicidio, il 28 settembre 1991, a Misterbianco, del consigliere comunale Paolo Arena, esponente di spicco della Democrazia Cristiana etnea, che venne freddato con colpi di fucile esplosi da distanza ravvicinata. L’ordinanza ha, altresì, disposto il sequestro di conti correnti, beni immobili e attività commerciali per un valore complessivo di oltre € 1.500.000.
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