Spread in calo a 253 punti, dopo la conferma rating di Standard and Poor’s

Spread in calo a 253 punti, dopo la conferma rating di Standard and Poor's
Borsa (GettyImages)

Dopo la conferma del rating sovrano italiano da parte di Standard and Poor’s di venerdì sera, lo spread fra Btp e Bund cala a 253 punti contro i 260 di venerdì

In seguito alla conferma del rating sovrano italiano da parte di Standard and Poor’s, la società che realizza ricerche finanziarie e analisi su titoli azionari e obbligazioni, fra le prime tre agenzie di rating al mondo insieme a Moody’s e Fitch Ratings, lo spread tra Btp e Bound cala a 253 punti.

La conferma del rating è giunta, sebbene corredata da molte critiche all’esecutivo e previsioni non brillanti per il 2019.

All’avvio il differenziale scende a 253 punti contro i 260 della chiusura di venerdì e contro il massimo di 271 punti toccato giovedì. Il rendimento del decennale italiano cala al 2,53%.

Nel frattempo, la Borsa di Milano (+0,2%) prosegue la seduta in terreno positivo. In cima al listino svettano le banche con Mps e Banco Bpm (+3,5%), Ubi (+3,2%), Bper (+2,7%), Unicredit (+2,4%) e Intesa (+2,1%).

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Standard and Poor’s conferma il rating e lo spread cala a 253 punti: la borsa europea

Spread in calo a 253 punti dunque, contro i 260 della chiusura di venerdì e contro il massimo di 271 punti toccato giovedì, dopo la conferma del rating da parte di Standard and Poor’s.

La Borsa europea intanto è positiva, Madrid invece è in rosso in seguito alle votazioni (-0,5%); nonostante la vittoria del partito socialista, quest’ultimo non possiede una chiara e netta maggioranza per formare il governo.

Sul fronte dei cambi l’euro è in rialzo sul dollaro a 1,116 a Londra. L’indice azionario Stoxx 600 avanza dello 0,1%. In positivo Londra e Francoforte (+0,1%), Parigi (+0,2%). I listini sono spinti dal comparto finanziario (+0,4%) con Bnp Paribas (+1,4%), Barclays (+1,6%) Credit Agricole (+1,5%) mentre è in calo Deutsche Bank (-1,8%). In rosso il comparto energetico (-0,2%) con il prezzo del petrolio che resta sotto i 63 dollari. In rosso Total (-0,4%) mentre sono piatte Bp e Shell (+0,03).

 

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