Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, scrivono al premier Conte in vista dell’incontro col presidente Al Sisi in Cina: “Pretenda la verità.
Un appello per la verità. I genitori di Giulio Regeni hanno lanciato l’ennesimo messaggio in occasione dell’incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il premier egiziano Abdel Fattah Al Sisi in Cina. I due presidenti sono in Oriente per i lavori del forum Belt and Road sulla Via della Seta. “Buongiorno Signor Presidente Conte. Siamo certi che si farà portavoce della richiesta di verità e giustizia sul rapimento, tortura e morte di nostro figlio, avvenute al Cairo tra il gennaio e febbraio 2016. Una tragedia inimmaginabile. Per tutti noi. Sono trascorsi ormai più di tre anni e assieme a tantissimi cittadini di tutto il mondo attendiamo di sapere i nomi di tutti i soggetti coinvolti e di vederli assicurati alla giustizia italiana”, auspicano Paola e Claudio Regeni.
“Andare oltre consueti proclami e promesse”
“Le chiediamo di essere determinato ed incisivo con il presidente egiziano, di andare oltre ai consueti proclami e promesse e di ricordargli che la procura romana ha già inserito cinque persone nel registro degli indagati, in base alle indagini effettuate superando gli enormi ostacoli posti da parte degli stessi egiziani; è giunto il momento di ricevere una risposta concreta, vera e definitiva“, chiedono Paola e Claudio Regeni. “Lei – scrivono i genitori di Giulio Regeni rivolgendosi direttamente al Premier Conte – si è proposto come avvocato difensore del popolo italiano, Le chiediamo, quindi, di non dimenticare l’aspetto etico oltre che quello giuridico. Giulio, come cittadino ha diritto ad essere difeso e a trovare giustizia, come non è stato difeso e non ha avuto giustizia da vivo”. Conclude la lettera: “Presidente Conte, si ricordi di Giulio mentre stringerà la mano del Generale Al Sisi e pretenda, senza ulteriori dilazioni o distrazioni di sorta, la verità sulla sua uccisione”.
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