In un colloquio con Putin, a latere del Forum di Pechino, il Premier Conte gli ha chiesto di collaborare per trovare una soluzione politica alla crisi libica
A margine del Forum di Pechino, summit promosso nell’ambito della Via della Seta, durante il quale il Presidente cinese Xi Jinping ha ribadito l’impegno del gigante asiatico nel continuare a costruire “un’economia aperta” e “respingere il protezionismo”, il Premier Conte ha avuto colloquio, definito dalle parti “fitto e intenso”, con il Presidente russo Putin sulla crisi libica. Conte ” ha espresso a Putin la propria valutazione dell’attuale situazione in Libia e gli ha chiesto di condividere le preoccupazioni per lavorare insieme a una soluzione”, spiegano fonti italiane. ” Non siamo a favore di Haftar o di Al Serraj, ma a favore del popolo libico che ha diritto a vivere in pace “, aveva detto in precedenza il premier Conte.
LEGGI ANCHE –> LIBIA, FORZE DI HAFTAR SFONDANO A SUD DI TRIPOLI
Caos Libia, Conte a Putin: ” Agire per soluzione “. Su Siri: ” Saprò scollarlo “
Non solo moral suasion. In relazione al delicato dossier che lo attende al ritorno in Italia, le dimissioni chieste a gran voce da autorevoli esponenti grillini del sottosegretario Siri, indagato per corruzione, il Premier assicura che, nel caso in cui si convincesse della loro necessità, saprebbe come ottenerle dal diretto interessato: ” Deciderò in base alla fiducia del Premier verso il suo sottosegretario e dei cittadini verso Istituzioni. Se deciderò per dimissioni saprò come scollarlo dalla poltrona “. Poi ha aggiunto: ” Non ci sarebbero stati il 4 marzo e questo governo, se non ci fosse stata una frattura tra le élite politiche e il popolo, se i cittadini non avessero perso la fiducia verso le Istituzioni. In questo contesto deve essere inserito il mio ruolo sul caso Siri. Ascolterò le spiegazioni, certamente lo sfondo della mafia è un elemento di cui terrò conto “.
LEGGI ANCHE –> IL SOTTOSEGRETARIO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI SIRI INDAGATO PER CORRUZIONE