Con un post su facebook il vicepremier Di Maio torna a punzecchiare i leghisti che non celebrano il 25 Aprile: ” E’ festa, si celebra “
Nuova stilettata del vicepremier Di Maio agli alleati leghisti per la loro scelta di non celebrare il 25 Aprile: ” Il 25 Aprile è una giornata di festa e le feste si celebrano, punto. Ognuno lo facesse come vuole ma teniamoci stretto il ricordo, visto e considerato che il 25 aprile di 74 anni fa fu il momento fondante della nostra democrazia, che trova le radici nella Costituzione. Poi aggiunge, nel post pubblicato su facebook, “ebbene, oggi è il 25 aprile, è festa nazionale, festa della Liberazione. Per giorni si è riusciti a discutere anche di questo, è incredibile. Si è discusso di una festa, come se il Paese non avesse altri problemi a cui pensare. Oggi ricordo il 25 aprile perché è un dovere istituzionale, oltre che storico. Perché è un valore. E tutti questi problemi sulla festa rossa o sulla festa di sinistra non me li faccio. Questo finto anticonformismo non mi ha mai entusiasmato nemmeno al liceo “.
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Liberazione, 25 Aprile, Di Maio: ” E’ festa, si celebra “. Striscione ultras laziali, il sindaco Sala: ” Mi aspetto condanna mondo del calcio “
Intanto, proprio oggi, 25 Aprile, Festa della Liberazione dal Nazifascismo, il sindaco di Milano Sala ha spezzato il silenzio, invocando una ferma condanna dal mondo del calcio, sull’increscioso episodio dello striscione inneggiante a Mussolini esposto ieri a Piazzale Loreto dagli ultras della Lazio, in trasferta a Milano per la semifinale di Coppa Italia contro il Milan: ” Mi aspetterei dal mondo del calcio una reazione chiara: non ho sentito ieri condanne. Se il calcio è sacro, c’è qualcosa di molto più sacro. Il 25 aprile quest’anno è una festa più importante che mai “, ha poi precisato il sindaco meneghino.
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