In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il Premier Conte stigmatizza la decisione dei leghisti di non festeggiare il 25 Aprile
In un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica, il Premier Conte censura la decisione dei parlamentari della Lega, in primis il loro leader Salvini, di disertare le celebrazioni istituzionali in occasione della Festa della Liberazione: ” Questa giornata non deve essere vissuta riproponendo antiche divisioni. E’ il giorno in cui abbiamo riconquistato la nostra indipendenza, che ha avviato la rinascita della nazione e in cui possiamo tutti rinvenire le radici del nostro patto costituzionale “. Infine la puntualizzazione sulle polemiche dei giorni scorsi sulla presunta ideologizzazione del 25 Aprile: ” Non è il giorno in cui è prevalsa una ideologia rispetto a un’altra, è il giorno in cui il popolo italiano ha espresso una tenace volontà di riscatto e di rigenerazione morale dopo i tragici anni della dittatura e della guerra”.
LEGGI ANCHE –> 25 APRILE, SALVINI NON PARTECIPERA’ ALLE CELBRAZIONI PER LA FESTA DELLA LIBERAZIONE
Liberazione, 25 Aprile, Premier Conte: ” Sbagliato non celebrare “. Cerimonia all’Altare della Patria
Intanto il Presidente della Repubblica Mattarella ha presieduto la cerimonia all’Altare della Patria per la Festa della Liberazione dal nazifascismo. Il capo dello Stato ha deposto la corona d’alloro e ha salutato i vertici delle Forze Armate e le altre autorità presenti, tra cui il Premier Conte e la Ministra della Difesa Elisabetta Trenta, la sindaca Raggi e il Governatore Zingaretti. Il capo dello Stato, successivamente, si recherà a Vittorio Veneto, mentre il Premier Giuseppe Conte si è recato alle Fosse Ardeatine con la Ministra Trenta e la sindaca Raggi. Circa duemila i partecipanti attesi al corteo dell’Anpi che sfilerà sempre a Roma da largo Benedetto Bompiani a piazzale Ostiense mentre in mille dovrebbero partecipare alla manifestazione antifascista da piazza delle Camelie a villa Gordiani.
LEGGI ANCHE –> LIBERAZIONE, MATTARELLA: ” IL 25 APRILE UN SECONDO RISORGIMENTO “