Irlanda del Nord, omicidio McKee: 1 arresto

(Getty Images)

Primo arresto, una donna di 57 anni, nell’ambito dell’indagini sull’omicidio McKee, la giornalista uccisa negli scontri a Londonderry in Irlanda del Nord 

Si stringe sempre più il cerchio attorno ai responsabili dell’omicidio della giovane giornalista Lyra McKee, freddata da un colpo di proiettile alla testa durante gli scontri di giovedì scorso a Londonderry in Irlanda del Nord. La polizia nordirlandese, infatti,  ha tratto in arresto una donna di 57 anni in quanto sospettata di attività terroristiche. La notizia è stata resa nota dalla polizia su Twitter. Rilasciati, invece, i due giovani di 18 e 19 anni che erano stati arrestati sabato.

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Irlanda del Nord, omicidio McKee: 1 arresto. La New Ira ammette le proprie responsabilità

Intanto con una dichiarazione al quotidiano The Irish News la New Ira, gruppo dissidente formatosi nel 2012 che lotta per la riunificazione dell’isola, ha ammesso le proprie responsabilità per la morte della giovane giornalista porgendo nel contempo le proprie scuse alla famiglia, al compagno ed agli amici della cronista, raggiunta alla testa da una pallottola vagante lo scorso 18 aprile durante gli scontri tra repubblicani e la polizia nel quartiere di Creggan. Nella nota la New Ira spiega che la ” McKee è stata uccisa tragicamente nel corso di un attacco al nemico (cioè la polizia) in quanto si trovava accanto alle forze nemiche “. La sfortunata cronista, infatti, era accanto ad un veicolo della polizia nordirlandese mentre l’assassino sparava in quella direzione. Inoltre i miliziani repubblicani, sempre nella nota, accusano la polizia di aver provocato i disordini che hanno fanno da detonatore degli scontri.

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