Nel ballottaggio per le elezioni presidenziali in Ucraina trionfa con il 75% dei consensi il 41enne attore e comico Vladimir Zelensky
Dopo che un movimento politico, il M5S, fondato da un comico, Beppe Grillo, governa in Italia, seppure in alleanza con un’altra forza politica, la Lega, la politica mondiale registra un ulteriore step in avanti: in Ucraina, nel ballottaggio per le elezioni presidenziali, il 41enne comico Vladimir Zelensky ha surclassato il proprio rivale, il Presidente uscente Petro Poroshenko, raccogliendo il 75% dei suffragi contro il 25% del proprio competitor. Un altro segno del discredito che ricopre i politici di professione ad ogni latitudine, con gli elettori che sempre più privilegiano personaggi naif, ma si presume onesti, rispetto a quelli più navigati in quanto a seguito della loro lunga militanza nelle stanze del potere sono inseguiti dal sospetto della corruzione.
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Nonostante la gaffe al seggio elettorale, l’aver mostrato la scheda elettorale compilata prima di inserirla nell’urna, il che gli è costato una multa, il neopresidente nelle prime dichiarazioni dimostra di avere le idee chiare riguardo alla guerra nel Donbass contro le Repubbliche separatiste filorusse di Donetsk e Lugansk, conflitto che in 5 anni ha fatto più di diecimila morti secondo l’Onu, impegnandosi per il cessate il fuoco: ” Il nostro obiettivo primario è il ritorno di tutti i prigionieri di guerra, i nostri marinai. Farò di tutto per ottenerlo “. Mentre lo sconfitto Poroshenko rivela che non lascerà la politica per ritornare a fare l’imprenditore: ” Il mese prossimo lascerò la mia carica, questa è la scelta degli ucraini: accetto questa decisione ma sottolineo che non abbandonerò la politica “.
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