La Segreteria dello Stato del Vaticano ha autorizzato l’apertura di indagini interne sul caso di Emanuela Orlandi: la notizia arriva qualche settimana dopo una richiesta da parte della famiglia
Sono state autorizzate nuove indagini, dalla Segreteria dello Stato del Vaticano, sul caso Orlandi.
La notizia arriva qualche settimana dopo una richiesta al Vaticano da parte della famiglia di Emanuela Orlandi di riaprire una tomba nel cimitero teutonico, all’interno dello Stato Vaticano.
Ad autorizzare l’apertura delle indagini, come detto, è stata la Segreteria di Stato. Lo conferma l’avvocato della famiglia Orlandi Laura Sgrò, che dice: “Stiamo seguendo gli sviluppi delle indagini delle Autorità vaticane auspicando in una piena collaborazione, proseguendo comunque nelle nostra attività di indagini difensive”.
Era stata la stessa Sgrò, l’estate scorsa, ad aver ricevuto una lettera con allegata la foto della tomba in oggetto, con un messaggio anonimo: “Cercate dove indica l’angelo”. Il riferimento è alla statua di un angelo che regge in mano un foglio riportante la scritta “Requiescat in pace”.
Secondo alcune ricostruzioni da anni diverse persone depongono dei fiori presso quella stessa tomba, perchè si dice che vi sia seppellita Emanuela.
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Emanuela Orlandi: il Vaticano apre una nuova inchiesta. Il caso Orlandi
Sono state autorizzate da Segreteria dello Stato Vaticano, come detto in precedenza, nuove indagini sul caso di Emanuela Orlandi.
A confermare la riapertura delle indagini è stato l’avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò.
Emanuela Orlandi scompare il 22 giugno 1983; 5 luglio dello stesso anno giunge alla Sala Stampa vaticana la prima telefonata di un uomo con accento anglosassone chiamato L’Amerikano. Sostiene per la prima volta il legame tra il rapimento Orlandi e l’attentato a Giovanni Paolo II; nel 2005 emerge la pista che legherebbe il rapimento Orlandi alla Banda della Magliana. La ragazza sarebbe stata rapita per ordine di Renato De Pedis; nel 2011 Antonio Mancini conferma ai giornalisti il coinvolgimento della banda.
Nel 2012 è la volta della pista della pedofilia, aperta dal capo degli esorcisti americani Gabriele Amorth. Il prelato sostenne che Emanuela sarebbe stata coinvolta in un giro di festini a base di droga e sesso organizzati in Vaticano.
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Nel 2017 inizia a farsi strada l’ipotesi che Emanuela Orlandi sia rimasta in vita almeno sino al 1997, in quanto uno dei documenti amministrativi stilati in quell’anno fa specifica menzione alle spese sostenute per le “attività relative alla cittadina Emanuela Orlandi”.