Raggiunto un accordo sul rimborso per i risparmiatori truffati dalle banche: diretto fino a 35mila euro di reddito o 100mila euro di patrimonio mobiliare.
Accordo raggiunto. L’incontro tra il governo e le associazioni dei consumatori si è concluso con il via libera alla proposta per il rimborso ai risparmiatori travolti nel crac delle banche negli anni scorsi. La bozza è passata con l’adesione di 17 associazioni. in Due i voti contrari. Al vertice di Palazzo Chigi erano presenti, tra gli altri, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Ed è stato proprio quest’ultimo il fautore dell’accordo raggiunto, basato sul criterio del “doppio binario”.
Come funziona il rimborso
L’accordo divide i risparmiatori truffati in due macrocategorie. Chi ha un reddito medio-basso – quantificato in 35mila euro lordi di reddito imponibile della persona fisica o 100mila euro di beni mobiliari- potrà accedere a un rimborso forfettario diretto. Negli altri casi, che il governo quantifica in un 10% le richieste di ristoro dovranno invece passare al vaglio di un arbitrato semplificato.
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