In vista del Def, a margine di Vinitaly a Verona, il vicepremier Di Maio chiarisce il proprio punto di vista: ” Nel Def flat tax ed aiuti economici alle famiglie con figli “
Mancano pochi giorni, la deadline è fissata per legge al 10 aprile, alla presentazione da parte del governo del Def, acronimo per Documento Economia e Finanza, in pratica la programmazione delle politiche economiche e finanziarie che l’esecutivo intende implementare, e quindi impazzano le voci sui provvedimenti che il Def potrebbe contenere. Nei giorni scorsi, nonostante un quadro macroeconomico che dipinge una situazione di stagnazione, con stime di crescita riviste ulteriormente al ribasso ( secondo il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis, l’Italia nel 2019 crescerà meno dell’0,2% ) il Ministro dell’Interno, nonché vicepremier, Salvini è tornato a chiedere che nel Def si inserisca la flat tax. Sulla questione, a margine di Vinitaly, a Verona, si è espresso anche l’altro vicepremier, il pentastellato Di Maio: ” Sarò io il garante che si deve fare e che entrerà nel Def ma deve aiutare il ceto medio, non i ricchi, perché l’abbassamento delle tasse non è un tema di destra né di sinistra, è un tema sacrosanto “.
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Di Maio: ” Io garante della flat tax nel Def nel quale devono entrare anche gli aiuti alle famiglie “
Il leader leghista, inoltre, precisa come nel Def non possa mancare il sostegno economico alle famiglie con prole: ” Nel Def devono entrare l’abbassamento delle tasse, gli aiuti alle famiglie che fanno figli. Non si discute su questi temi, un bambino nato in Italia deve avere gli stessi aiuti di uno nato in Germania o Francia”. Via libera anche a Quota 100, per la quale è ventilata l’ipotesi di una validità annuale: ” Quota 100 andrà avanti perché funziona bene “.
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