A dieci anni dal devastante terremoto dell’Aquila il Capo dello Stato ha espresso la vicinanza personale, e quella dello Stato, ai familiari delle vittime. Il Premier Conte: ” La memoria è un dovere “
Sono trascorsi 10 anni da quando un scossa tellurica di magnitudo 5.9, nel cuore della notte, alle 3.32, ha devastato il capoluogo abruzzese. Una ferita che ancora non si è rimarginata, con una ricostruzione che procede a fatica ed un centro storico ridotto ad un cantiere aperto: la popolazione ivi residente è scesa da 9000 a 6000 unità e le attività commerciali stentano a ripartire a causa delle oggettive difficoltà legate alla ricostruzione. Eppure oggi tutte le polemiche sono state messe da parte per commemorare le 309 vittime di quel terremoto. Anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, con un messaggio, ha voluto esternare la propria vicinanza ai familiari delle vittime: ” Nel giorno del decennale il primo pensiero va alle vittime, al lutto straziante dei familiari, ai tanti sfollati, alle molteplici ferite inferte alle comunità. La Repubblica non dimentica. E, personalmente, desidero rinnovare ai cittadini di tutti i comuni colpiti i miei sentimenti di vicinanza e solidarietà “.
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10 Anni dal terremoto che ha distrutto L’Aquila. Il Premier Conte: ” Abbiamo il dovere della memoria “
” Sono passati dieci anni e abbiamo il dovere della memoria. Ci sono tante persone hanno perso i loro cari, che rivivono in questo momento una grande sofferenza. La mia presenza qui è la testimonianza che la ferita della comunità locale è una ferita della comunità nazionale “. Così il Premier Giuseppe Conte che ha presenziato alla fiaccolata per il decennale del sisma dell’Aquila del 6 aprile 2009 e che ha avuto il suo momento più toccante nella lettura dei nomi in Piazza Duomo e nei 309 rintocchi delle campane della chiesa di Santa Maria del Suffragio.
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